ANIMALI E UCCELLI
Pippi Giulio detto Giulio Romano
Descrizione
Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), disegnatore / pittore
Cronologia: ca. 1525 - ca. 1526
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: affresco; affresco finito a secco
Misure: 88 cm
Notizie storico-critiche: Agli angoli delle quattro pareti il fregio è interrotto dall'immagine di un'aquila in posizione frontale, testa rivolta a sinistra e ali spiegate. Ripetendo lo schema del putto su mascherone, l'animale è posato sulla testa di un ariete: quest'ultima si presenta in modo alquanto ambiguo perché la testa dell'animale pare dipinta a imitazione del marmo - ed essere quindi la trasposizione di un motivo decorativo architettonico (protome animale) - ad eccezione delle sole corna, dalla colorazione naturalistica. Finzione e realtà paiono qui fondersi nel gioco ambiguo delle parti, caro alla poetica giuliesca. Del tutto imitante un'aquila reale invece è il grande volatile, la cui posa rimanda, inoltre, alle aquile presenti nello stemma gonzaghesco. L'inclusione sottile di una nota araldica nel contesto di un fregio animato da un senso di giocosa scherzosità e irriverenza ripropone quanto espresso sulle pareti corte della Loggia delle Muse dove, ai lati dello stemma del casato, compaiono coppie di putti in atto di tormentare grandi aquile. La partizione degli intonaci prevede giornate a sé stanti per le aquile, dipinte indipendentemente dalle teste di arieti: queste, in precario stato di conservazione, paiono essere dipinte in singole giornate indipendenti in tutti e quattro gli angoli della sala. Le aquile recano normalmente incisioni da cartone, talora rinforzate da incisioni dirette; l'aquila all'angolo sud/ovest presenta anche tracce di spolvero sull'ala sinistra mentre il volatile dell'angolo sud/est risulta disegnato con largo ricorso all'incisione diretta. Anche gli arieti sono stati realizzati mediante cartone e presentano incisioni indirette. Basile (1994) riferisce del rifacimento, forse settecentesco e coevo all'esecuzione ex novo della figura di Marte sulla parete occidentale della sala, di due delle quattro aquile angolari, che in sede di restauro si è reso necessario riprendere per adeguarlo alla pittura vicina.
Collocazione
Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te
Credits
Compilazione: Marocchi, Giulia (2011)
Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/M0230-00268/
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