Sasso di Virgilio

produzione mantovana

Sasso di Virgilio

Descrizione

Identificazione: Frammento di pilastro

Ambito culturale: produzione mantovana

Cronologia: post 1563

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo rosa

Misure: 34 cm x 63 cm x 57 cm

Descrizione: Frammento marmoreo di pianta rettangolare, totalmente abraso alla sommità; reca parte di un'iscrizione a solchi su uno dei due lati maggiori. Fissato in letto di cemento al suolo.

Notizie storico-critiche: Il frammento marmoreo - estremamente abraso - é fissato al suolo al centro della piazzetta "S. Schiatti" di Andes, località della frazione Pietole del comune mantovano di Borgo Virgilio. Identificata dal XIII secolo con il borgo di Pietole, più precisamente con il nucleo originario dell'odierno paese e perciò detta anche "Pietole vecchia", Andes é il luogo natio del poeta latino Publio Virgilio Marone (70-19 a.C.), cui il marmo in oggetto é legato da tradizione popolare: detto infatti "Sasso di Virgilio", il frammento é per leggenda la pietra sulla quale il poeta soleva sedersi e scrivere, in riva al fiume Mincio.
Il pezzo riporta, inscritta a solchi in grandi lettere capitali, la parola frammentaria "PIETV": quanto resta, stando alla testimonianza ancora viva presso i pietolesi, di un'iscrizione più estesa, andata distrutta a causa della perdurante abitudine dei viaggiatori di asportare un pezzo del sasso virgiliano. Il ricordo delle persone é confermato dalle parole di Bruno Nardi, che nel 1930 scrive: "Su una lapide del sec. XVI, collocata sull'argine nel punto dal quale parte la via per Pietole moderna, ed appartenente alla vecchia chiesa parrocchiale che ivi sorgeva, fino al 1813, si leggono ancora a stento le parole ECCLESIA PLETVLARVM" (cfr. bibliografia).
Il marmo dunque - frammento superstite dell'originaria chiesa del paese, abbattuta insieme all'abitato dai francesi tra 1809 e 1813 per ragioni di carattere militare legate alla realizzazione del Forte di Pietole - é identificabile nel pezzo registrato alla voce n. 36 dell'elenco relativo agli oggetti giacenti nel cortile del Palazzo Accademico, sede del museo civico di Mantova (6 aprile 1915): "Marmo con iscrizione: 1563. Eccl.iae Pletular/ . (0,90x0,90)", laddove l'iscrizione più estesa e le dimensioni maggiori confermerebbero la successiva, perdurante "limatura" del marmo su ricordata. L'elenco steso il 6 aprile 1915 costituisce parte integrante del verbale di consegna con cui, il 15 maggio 1915, il Comune effettuò il deposito a Palazzo Ducale di parte delle proprie raccolte artistiche (cfr. DO).
Giunto quindi al museo civico nell'Ottocento e ricordato nell'elenco dei pezzi comunali del 6 aprile 1915, il marmo passò quell'anno a Palazzo Ducale, per poi uscirne nel corso degli anni Venti - forse nel contesto di qualche celebrazione dei luoghi virgiliani promossa in periodo fascista - ed essere ricollocato sull'argine di Andes. Lo spostamento nella centrale piazzetta intitolata a Serafino Schiatti risale al 2008.

Collocazione

Provincia di Mantova

Credits

Compilazione: Marocchi, Giulia (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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