Vera da pozzo (?)
ambito giuliesco
Descrizione
Ambito culturale: ambito giuliesco
Cronologia: post 1500 - ante 1550
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: marmo
Misure: 67 cm x 140 cm x 85 cm
Descrizione: Vera da pozzo o frammento incompleto di fontana, con base, corpo scolpito e ornato da fogliami angolari e scudo centrale, cornice superiore fortemente aggettante; l'interno é sagomato in forma semicircolare.
Notizie storico-critiche: Il marmo é identificato con il "soglio di pozzo lavorato con scudo centrale" ricevuto in consegna dal Museo di Palazzo Ducale, da parte del Comune di Mantova, in data 1 giugno 1921 (cfr. DO). Ignote sono la provenienza del pezzo e le circostanze del suo ingresso nelle collezioni civiche. Con una lettera inviata al sindaco di Mantova il 4 marzo 1921, G. Pacchioni, ispettore di Palazzo Ducale, domandava il deposito di alcuni marmi "(frammenti di fontana, tronchi di vecchie colonne, un paio di capitelli) [...] giacenti nel deposito di marmi del Comune a Porta Pusterla": il marmo in oggetto rientra certamente tra i "frammenti di fontana" richiesti in questa occasione e consegnati dopo circa tre mesi.
La vera da pozzo, lavorata a foggia di sarcofago e ornata da un elegante fogliame agli angoli, é caratterizzata da uno scudo centrale racchiudente l'immagine del monte Olimpo, impresa di Federico II Gonzaga. La presenza di questa impresa, in unione al carattere marcatamente giuliesco del pezzo - che tanto rimanda alla fattura dei camini lavorati dalla bottega di scultori guidata da Giulio Romano - dichiara una provenienza gonzaghesca: da non escludere il Palazzo del Te, già abbellito da elementi di giardino e fontane dispersi.
Il marmo potrebbe dubitativamente corrispondere alla "vera da pozzo di stile quattrocentesco" di provenienza dal convento delle suore di S. Vincenzo ricordata da Giannantoni (1929, p. 67) nel Cortile d'Onore.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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