Lapide commemorativa

bottega mantovana (?)

Lapide commemorativa

Descrizione

Ambito culturale: bottega mantovana (?)

Cronologia: post 1579

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo biancone di verona

Misure: 71 cm x 40 cm x 8 cm

Descrizione: Lastra rettangolare, ornata ai lati da profili a bassorilevo a doppia "S"; sotto l'iscrizione é scolpito uno stemma gentilizio.

Notizie storico-critiche: La lapide ricorda l'erezione, sull'area di quello che era stato il cimitero dell'antica chiesa di S. Luca, del Palazzo dell'Inquisizione, compiuta dall'inquisitore Giulio Doffi. La lastra era stata infatti murata sulla facciata del nuovo palazzo, parte del complesso di S. Domenico.
Insediatisi a Mantova attorno al 1233, i domenicani ottennero la cura di S. Luca, eseguendovi ampliamenti e restauri; nel 1460 infine, dato l'accresciuto prestigio dell'ordine nel contesto cittadino, demolirono il piccolo tempio di S. Luca e, nello stesso luogo - nella città nuova che costeggia il Rio, verso sud - , fecero costruire una chiesa e un maestoso convento. Ampiamente modificato soprattutto nella seconda metà del XVIII secolo, il complesso fu ridotto a magazzino militare dopo la soppressione dell'ordine (1798): con l'annesso palazzo dell'Inquisizione, già soppresso nel 1782, costituì i fabbricati della Caserma Landucci, nel 1798 acquistati dal Demanio Statale.
Il Comune di Mantova subentrò in proprietà della Caserma Landucci il 20 marzo 1924 (ASCMn, C.C., b. 5, classe I-art. 2, fasc. 40 "Caserma S. Domenico, ora Landucci") con la finalità di abbattere lo stabile in attuazione del nuovo piano regolatore; dispose quindi, tra 1924 e 1926 circa, il deposito a Palazzo Ducale, già sede delle collezioni civiche, di marmi e altri manufatti presenti nel complesso conventuale: portali, lapidi, sculture e altri marmi di tipo architettonico. La demolizione di chiesa e convento - con una prima eccezione riguardante il campanile e il fianco occidentale del tempio, gravati "dalla servitù di pubblico rilevante interesse [...]" (cfr. contratto di acquisto 20 marzo 1924 su citato) - fu sostazialmente accolta da una voce importante della cultura mantovana dell'epoca, nonché Direttore di Palazzo Ducale: Clinio Cottafavi (7 dicembre 1921, cfr. bibliografia) che, descrivendo le parti di maggior interesse della chiesa e degli annessi, auspicandone la conservazione, indicò nel riutilizzo dei materiali artistici di S. Domenico la giusta via di qualificazione delle nuove costruzioni cittadine, in primis i portici.
La lastra é identificata nella "lapide con la data 1579" richiesta il 7 dicembre 1924 in deposito a Palazzo Ducale dal Direttore Cottafavi; nella medesima occasione, rivolgendosi al sindaco di Mantova, egli chiede anche in deposito "una colonna completa di basamento e capitello" e "un capitello con lo stemma di casa Gonzaga", provenienti dalle demolizioni dell'ex caserma e, come la lapide, "attualmente presso l'ufficio del cantiere dei lavori". I tre pezzi sono quindi ricevuti a Palazzo Ducale il 15 dicembre 1924 (cfr. DO).

Collocazione

Mantova (MN), Museo di Palazzo Ducale

Credits

Compilazione: Marocchi, Giulia (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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