Boccale
produzione padana
Descrizione
Identificazione: MOTIVI DECORATIVI GEOMETRICI
Ambito culturale: produzione padana
Cronologia: ca. 1550 - ante 1599
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: maiolica dipinta
Misure: 11 cm x 13.5 cm x 10 cm
Descrizione: Frammento di boccale, caratterizzato da ampia bocca; decorazione dipinta a tratti verticali nella parte sommitale, a cerchi concentrici e motivi a ventaglio sul collo; colori: blu, giallo, rosso e verde.
Notizie storico-critiche: Il frammentario boccale rientra tra le ceramiche consegnate dal Comune di Mantova al Museo di Palazzo Ducale in data 17 marzo 1915 (cfr. DO): giunte alla reggia cittadina, esse furono collocate in tre distinte vetrine in legno di pioppo lucidato nella Sala delle Armi (detta anche "delle Ceramiche") del Castello di S. Giorgio. La prima, a tre sportelli, con alzata, conteneva 69 pezzi di ceramica mantovana (nn. invv. genn. 11623-11692); la seconda, a quattro sportelli, senza alzata, 86 frammenti ancora di produzione mantovana (nn. invv. genn. 11705-11790); la terza, infine, a sei sportelli e di forma esagonale, conteneva 63 frammenti d'importazione, benché rinvenuti in scavi operati a Mantova (nn. invv. genn. 11795-11857). Al di sopra delle prime due vetrine erano stati collocati bassorilievi e targhe in terracotta, anch'essi - in larga misura - di proprietà comunale.
Il Direttore di Palazzo Ducale Giannantoni (1929, p. 128) introduce la breve descrizione delle tre vetrine collocate in Castello specificando che, con esse, "continua l'esposizione del Museo civico": le vetrine contengono "alcuni esemplari dell'arte della ceramica fiorita in Mantova nei secoli XV e XVI". Tali contenitori, tuttavia, ospitarono anche frammenti non di proprietà comunale, come verificabile analizzando i singoli numeri di inventario generale compresi nei relativi intervalli di contenuto.
Il frammento in esame era collocato nella vetrina a tre sportelli con alzata, contenente "cocci di ceramica mantovana trovati negli scavi operati in varii punti della città" (scheda dattiloscritta redatta da N. Giannantoni, cfr. DO). Il tipo di decorazione dipinta pare tuttavia non in linea con i caratteri peculiari della ceramica mantovana rinascimentale.
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