MOTIVI DECORATIVI A CASSETTONI

Pippi Giulio detto Giulio Romano

MOTIVI DECORATIVI A CASSETTONI

Descrizione

Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), ideatore

Ambito culturale: bottega

Cronologia: ca. 1527 - ante 1530

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: legno di abete; legno di cedro; legno di larice; legno di pioppo; legno dipinto; legno dorato; tempera su legno

Misure: 4.628 m x 6.994 m

Notizie storico-critiche: La camera delle Imprese, uno dei numerosi ambienti di Palazzo Te, fa parte del cosiddetto "Appartamento delle Metamorfosi" insieme alla camera di Ovidio e a quella del Sole e della Luna. L'ambiente deve il suo nome dal soggetto principale del fregio ad affresco delle pareti: le imprese della famiglia Gonzaga. Nessun documento cita esplicitamente questo ambiente del palazzo, ma grazie all'iscrizione incisa sulla fronte del camino, che definisce Federico II Gonzaga come marchese e non come duca, è possibile datare la decorazione prima del 1530, presumibilmente nel 1527, anno in cui furono realizzati gli affreschi dell'adiacente camera di Ovidio. L'ambiente, rettangolare e di piccole dimensioni, presenta un'unica finestra rivolta a Nord, accanto alla quale lo spettatore gode del punto di vista ottimale per la lettura dell'intera decorazione e del soffitto con travi in legno di larice o cedro di Libano, decorato a cassettoni. Il soffitto ligneo è composto da quindici cassettoni ottenuti dalla tramatura incrociata di travette portanti, inserite nei muri lunghi perimetrali, e da moduli di finte travi cassettate che si intersecano su queste, il tutto realizzato in legno di abete (forse abete rosso) o in legno di larice. Il punto di incrocio è sottolineato da un quadrato dipinto a finto porfido nel quale appaiono quattro teste di chiodo che fermano l'asse della finta trave trasversale. Il fondo o assito del cassettone, sempre in legno di abete rosso, è piano e poggia su un cornicione modanato perimetrale contenuto all'interno dell'area del cassettone. Il cornicione è composto da un elegante motivo a fuseruola dorata eseguita a tornio compreso entro fasce modanate alternativamente dorate e dipinte e finto marmo. Al centro del cassettone un'altra cornice modanata e dorata, oltre a tenere unite le assicelle del fondo, determina uno spazio quadrato che conserva motivi decorativi dipinti. L'intera struttura in legno in origine era stata preparata con uno strato di gesso e colla per potervi applicare la doratura e la decorazione dipinta. Nel tempo gran parte delle dorature delle cornici, realizzate a foglia su una preparazione a gesso e colla e a bolo rosso, sono andate perse; in gran parte perduti sono anche i decori dei sotto travi (ne restano solo alcune tracce), e la decorazione dipinta a tempera con un motivo intrecciato di nastri e elementi vegetali delle travi. Infine risulta scomparsa anche l'elegante decorazione a treccia che ornava le fasce perimetrali interne del fondo dei cassettoni: un solo cassettone la conserva sorprendentemente completa. Forse perchè realizzata con tempera più grassa rimane invece ancora leggibile la decorazione centrale di tutti i cassettoni che vede raffigurati a monocromo alternativamente rosoni con pistillo a viticchio e quattro maschere grottesche intorno a una rosetta.

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te

Credits

Compilazione: Cipolla, Eleonora (2007)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).