Impresa del crogiolo
Pippi Giulio detto Giulio Romano; Guazzi Anselmo (attr.); Agostino da Mozzanica (attr.)
Descrizione
Identificazione: IMPRESA GENTILIZIA
Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), ideatore; Guazzi Anselmo (attr.) (notizie 1527-1544), esecutore; Agostino da Mozzanica (attr.) (1504 ca./ 1544), esecutore
Cronologia: ca. 1527 - ante 1530
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: affresco
Misure: 72 cm x 78 cm
Notizie storico-critiche: L'impresa del crogiolo, divisa personale di Francesco II Gonzaga (1446-1519), padre di Federico, marito di Isabella d'Este e IV marchese di Mantova, concepita dal letterato Paolo Giovio, è la seconda a figurare tra i racemi vegetali dai colori vivaci nella fascia decorativa superiore della parete Ovest. Come tutte le divise rappresentate in questa stanza, essa è affrescata all'interno di una finta cornice ovale color oro e rossiccio a baccelli, a sua volta contenuta da un cartiglio ornato da grappoli d'uva ed impreziosito da risvolti dorati. Il corpo (raffigurazione) dell'impresa mostra appunto un crogiolo, ovvero un calderone, in questo caso di colore grigio, utilizzato per la fusione dell'oro allo scopo di liberarlo dalle impurità, posto su un fuoco acceso dal quale si sprigionano numerose fiammelle guizzanti verso l'alto.
Il motto (anima) in lingua latina "PROBASTI ME DOMINE ET COGNOVISTI" ("Mi hai messo alla prova, o Dio, e mi hai conosciuto"), tratto dai Salmi 138, 1, non è riprodotto in questa stanza, ma è noto. Francesco scelse per sè questa impresa in seguito alla battaglia di Fornovo sul Taro avvenuta nel 1495 nella quale egli risultò vincitore contro le truppe francesi guidate dal re Carlo VIII, sceso in Italia alla riconquista del regno di Napoli. Ciononostante, l'anno seguente venne accusato dalla Repubblica Veneta di scarsa determinazione, non avendo egli impedito la fuga all'esercito nemico e inflitto una sconfitta determinante ai francesi perchè legato al re di Francia da interessi personali. Per dimostrare la propria innocenza, Francesco adottò questa divisa: la sua lealtà è stata messa alla prova come l'oro nel crogiolo dell'orafo. L'impresa ritorna anche nella Sala del Crogiolo all'interno del vicino Palazzo di San Sebastiano, residenza che Francesco fece costruire per trascorrervi gli ultimi anni della propria vita, oltre ad essere presente anche nella camera delle Fiammelle all'interno del Castello di San Giorgio annesso a Palazzo Ducale, residenza ufficiale della famiglia Gonzaga.
L'osservazione diretta e ravvicinata ha permesso di individuare che impresa e cartiglio sono stati eseguiti in un'unica giornata di lavoro. Tutti gli ovuli attorno alla cornice sono stati eseguiti con incisioni indirette. Al di sotto del cartiglio si trova un mascherone che raffigura il volto sorridente di una bambina incorniciato da capelli biondi raccolti in due piccole code legate da nastri azzurri. Esso presenta numerose incisioni indirette, specialmente sul contorno del volto. Sul capo reca un vistoso fiocco, anch'esso azzurro.
Collocazione
Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te
Credits
Compilazione: Cipolla, Eleonora (2007)
Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/M0240-00021/
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