Impresa del battente (?)
Pippi Giulio detto Giulio Romano; Guazzi Anselmo (attr.); Agostino da Mozzanica (attr.)
Descrizione
Identificazione: IMPRESA GENTILIZIA
Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), ideatore; Guazzi Anselmo (attr.) (notizie 1527-1544), esecutore; Agostino da Mozzanica (attr.) (1504 ca./ 1544), esecutore
Cronologia: ca. 1527 - ante 1530
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: affresco
Misure: 73 cm x 79 cm
Notizie storico-critiche: La quarta impresa tra i racemi vegetali dai colori vivaci nella fascia decorativa superiore della parete Est, appartenente a Federico II (1500-1540), non è stata identificata dagli studiosi e dai critici. Come tutte le divise rappresentate in questa stanza, essa è affrescata all'interno di una finta cornice ovale color oro e rossiccio a baccelli a sua volta contenuta da un cartiglio ornato da grappoli d'uva ed impreziosito da risvolti dorati. L'immagine, ovvero il corpo, mai accompagnata da un motto (anima), mostra uno scudo partito, ovvero diviso verticalmente in due parti: la sinistra araldica reca un palo nero su campo azzurro, mentre la destra mostra due elementi d'oro su campo nero, ovvero un tronchetto arquato, posto in sbarra centrata, pressochè identico a quello che fregia l'ara in cima al monte Olimpo, e altri due tronchetti a forma di U che, come sostiene Bazzotti, sarebbero assimilabili ad una maniglia. Potrebbe quindi trattarsi di un battente di porta, da cui l'impresa solitamente trae il proprio nome. Tale divisa, di cui rimane oscuro il significato, è presente anche in affresco su un grande fregio del sottotetto della Sala di Manto, strappato e oggi conservato nella Loggia dei Frutti, all'interno di Palazzo Ducale, residenza ufficiale della famiglia Gonzaga, e reca i colori preferiti da Federico, il nero e l'azzurro. Dall'osservazione diretta e ravvicinata è emerso che l'impresa è stata realizzata in un momento successivo rispetto alla cornice e al cartiglio. Inoltre si è potuto ipotizzare che l'esecuzione del cartiglio stesso è avvenuta in una giornata successiva rispetto a quella della realizzazione del quinto putto da sinistra. Per giornata si intende la porzione di intonaco dalle dimensioni variabili a seconda delle difficoltà e dunque del tempo di esecuzione necessario per la realizzazione di ciascuna parte. I contorni del palo nero e la riga verticale che suddivide lo scudo a metà sono stati eseguiti con incisioni dirette. Il mascherone sottostante raffigura il volto gioioso di una bambina incorniciato da capelli biondi raccolti in due piccole code legate da nastri rosa. Sul capo reca un vistoso fiocco, anch'esso rosa. E' stato realizzato in un'unica giornata.
Collocazione
Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te
Credits
Compilazione: Cipolla, Eleonora (2007)
Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/M0240-00041/
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