STORIE DELLA VITA DI DAVID
Pippi Giulio detto Giulio Romano; Dalmaschio Luigi; Pellegrini Giovanni
Descrizione
Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), ideatore; Dalmaschio Luigi (notizie fine sec. XVIII - inizio sec. XIX), esecutore; Pellegrini Giovanni (notizie fine sec. XVIII - inizio sec. XIX), esecutore
Cronologia: ca. 1790 - ca. 1791
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: stucco
Misure: 96 cm x 60.5 cm
Notizie storico-critiche: Il rilievo rettangolare in basso a destra del portale della parete Ovest rappresenta una scena della vita di David, tratta dall'Antico Testamento, e precisamente dal secondo libro di Samuele (2 Sm, 23, 15-17). Il calco mostra sulla destra re David seduto sul trono con il braccio destro teso verso il servo che si sta allontanando da lui con un'anfora. L'episodio biblico, infatti, narra che il re espresse il desiderio di avere l'acqua del pozzo di Betleem occupata dai filistei, ma, una volta realizzata l'ardua impresa, egli si rifiutò di berla per versarla in onore del Signore. Questo rilievo, come tutti gli altri che decorano le pareti della camera del Sole e della Luna, è racchiuso da una cornice in stucco a ovuli, detta "kymation", ed è stato realizzato alla fine del Settecento da Luigi Dalmaschio e Giovanni Pellegrini, due allievi di Giovanni Bellavite, professore di Ornato e Plastica della mantovana Reale Accademia di Scienze, Lettere e Arti. Tale scena deriva da quella rappresentata nel primo mezzo tondo da destra che orna la lunetta settentrionale della loggia di Davide in Palazzo Te ed eseguita entro i primi anni trenta del Cinquecento da Sebastiano Biolco. Lo stucco, costituito da un'amalgama di calce, polvere di marmo, sabbia lavata e colla di caseina, si presenta come un composto modellabile che viene steso su un'armatura di chiodi e, una volta essiccato, raggiunge un buon grado di compattezza.
Collocazione
Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te
Credits
Compilazione: Cipolla, Eleonora (2007)
Aggiornamento: Pisani, Chiara (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/M0240-00055/
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