Madonna in trono con il Bambino tra San Sebastiano, San Fabiano e Francesco II Gonzaga e Isabella d'Este (?)

Rinaldo Mantovano (attr.); Di Giovanni Argenti, Bernardino

Madonna in trono con il Bambino tra San Sebastiano, San Fabiano e Francesco II Gonzaga e Isabella d'Este (?)

Descrizione

Identificazione: MADONNA CON IL BAMBINO IN TRONO COI SANTI FABRIANO E SEBASTIANO

Autore: Rinaldo Mantovano (attr.) (1490/ 1564 (?)), esecutore; Di Giovanni Argenti, Bernardino, esecutore

Cronologia: post 1529

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: affresco; tela

Misure: 220 x 300

Notizie storico-critiche: G.Cadioli nel 1763 riporta la presenza "alla sommità della facciata" della chiesa di San Sebastiano in Mantova di " un dipinto a fresco, rappresentante la Madonna con S.Sebastiano, ed altri Santi, ch'è opera del nostro Mantegna". La presenza dell'affresco in San Sebastiano è ribadita anche da F. Antoldi (1816) e G.Susani (1831). V.Matteucci (1902) informa che nel 1884 l'affresco viene strappato per ordine del Municipio e viene trasportato su tela nel Museo di Mantova. Nella Pinacoteca Civica la presenza dell'opera è documentata da G.B.Intra nel 1895. L'opera viene trasferita in Palazzo Ducale nel 1922. I personaggi in ginocchio ai lati del trono sono stati identificati a sinistra in Francesco II Gonzaga (1466-1519) quarto marchese di Mantova , a destra probabilmente Isabella Gonzaga. L'opera risulta attualmente di difficile lettura a causa delle diffuse lacune. I due santi Fabiano e Sebastiano vengono celebrati dalla Chiesa cattolica nello stesso giorno e per questo spesso vengono rappresentati insieme.
Tradizionalmente riferito alla scuola del Mantegna recentemente è stato attribuito a Rinaldo Mantovano.
Bibliografia completa in J. Rykwert, A.Engel, 1994.

L'attribuzione a Rinaldo Mantovano lascia perplesso AGOSTI (1995, p. 79 nota 75) e la cronologia dell'opera viene giustamente arretrata al 1500 ca. dalla BÖCKMANN (1999, p. 294; 2004, p. 171), che insiste sulle affinità compositive dell'affresco con la Pala della Vittoria di Mantegna, già rilevate da D'ARCO (1857-1859, II (1859), p. 244 nota 4), da SCHIAVI (1932, p. 43) e dalla PERINA (1961b, p. 337). Si può addirittura ipotizzare, sulla base dei pochi frammenti tuttora leggibili, che il ritratto di Francesco II inginocchiato sia copia esatta di quello nella pala francese. Recentemente AGOSTI (2005c, p. 143 nota 74) ha notato che il gruppo della Madonna col Bambino ripropone uno schema inventato da Mantegna, che troviamo anche nella Madonna col Bambino e santi della Galleria Sabauda di Torino (inv. 177 [V. 164]) e in altre derivazioni, tra cui il dipinto già Facchini-Nievo ora al Louvre (inv. R.F. 183). Una datazione ad annum è proposta da Ferlisi, che segnala un passo della seicentesca Cronaca manoscritta di Giovanni Mambrino in cui si afferma che nel 1500 il padre D'Anselmo "fece dipingere sopra la facciata della suddetta Chiesa una bellissima Madonna con un San Sebastiano, e ai piedi della Madonna vi fece dipingere il signor marchese Francesco con sua moglie Isabella da Este, fatti dal naturale, per opera de un pittore tedesco" (FERLISI 2006, p. 72; cfr. ASMn, DPA, b. 80, p. 646).
Secondo Stefano l'Occaso l'autore dell'affresco potrebbe essere Bernardino di Giovanni Argenti. Egli è documentato in città dal 1480 - con un atto in cui è detto "teutonicus de Monaco" (L'OCCASO 2005, p. 131 nota 2) - al 1500 (CODDÈ 1837, p. 10); nel 1480 Bernardino è nella bottega di Nicolò Solimani, del quale sposa, nel 1488, la figlia Jacoba (ASMn, RN Straordinarie, b. 9, c. 199r). Nel 1497 Nicolò e il genero s'impegnano a realizzare un monumentale polittico per l'altar maggiore della chiesa di San Domenico, su committenza Strozzi (ASMn, AN, not. R. Conti Capralba, b. 175, 6 ottobre 1497). Si avvertono delle tangenze con l'opera di Mantegna anche nella posa della mano sinistra della Madonna, analoga a quella della pala di San Zeno; una soluzione analoga è adoperata dall'autore della pala ora della Pinacoteca Malaspina di Pavia (inv. 131), che dipinge con una pennellata larga e sciatta, ma che si mostra discreto ornatista e potrebbe persino essere il medesimo autore dell'affresco.
Bibliografia e riferimenti completi in: L'Occaso, Museo di Palazzo Ducale di Mantova : catalogo generale delle collezioni inventariate : dipinti fino al 19. secolo. - Mantova, 2011.

Collocazione

Mantova (MN), Pinacoteca Civica

Credits

Compilazione: Pisani, Chiara (2000)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2005)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).