Testa di vergine orante (in marmo)
bottega mantovana
Descrizione
Denominazione: Madonna orante
Ambito culturale: bottega mantovana
Cronologia: ca. 1301 - ca. 1400
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: marmo rosso di verona
Misure: 31 cm x 14 cm x 32 cm
Descrizione: Busto di Madonna Incoronata, in atteggiamento di preghiera, volta a sinistra. Frammento forse di palliotto o sarcofago
Notizie storico-critiche: Il frammento faceva forse parte di un sarcofago e la Vergine è probabilmente colta in atto di chinarsi o verso il Bambino, o verso un devoto. Dall'esxursus critico tracciato da Bazzotti (1986) si aprende che l'Ozzola (1950) lo pubblica senza indicarne la provenienza e lo attribuisce dubitativamente ai "fratelli delle Masegne". Il Paccagnini (1960) sposta giustamente l'ambito culturale della scultura all'area lombarda, ma propone una insostenibile a ttribuzione a Jacopino da Tradate, che l'avrebbe scolpito durante il suo soggiorno mantovano, quindi dopo il 1440. Sempre secondo Bazzotti (1986) l 'interessante rilievo nulla mostra del naturalismo di Jacopino, del suo vi rtuosismo nel comporre e variare i motivi del panneggio; il profilo maestoso, la lavorazione per piani ampi chiusi da netti profili, conducono al momento e al clima culturale in cui la rigorosa tradizione campionese si apr e alle novità gotiche, nell'accezione di classica eleganza, di severa dolcezza diffusa dal cantiere milanese di Giovanni Balduccio. Si può indicare, per questo frammento, una parentela con la Vergine e la Santa coronata nel paliotto trecentesco della Cattedrale di Mantova e una analoga collocazione cronologica, poco oltre la metà del Trecento.
Entrato a far parte delle collezioni del Museo Civico in data imprecisata, il rilevo venne collocato nella sala B, dove venne registrato con il numero 510.
Nel 1915 il rilievo passò, con il resto delle collezioni Civiche, al Palazzo Ducale, ove fu collocato, quale opera facente parte del lapidario, nella Sala delle Cappe (n.216 - barrato n.165)
Consegnato in deposito dal Comune di Mantova al Museo di Palazzo Ducale il 17 marzo 1915.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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