Ciotola
bottega mantovana
Descrizione
Identificazione: [una di] sette ciottole come sopra [i.e. ceramica mantovana]
Ambito culturale: bottega mantovana
Cronologia: ca. 1451 - ca. 1500
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: ceramica / ingobbiatura, sgraffio, pittura, invetriatura
Misure: 7.6 cm x Ø 11 cm
Descrizione: Frammento di scodella carenata, oggetto di un restauro nel 1978 che ha restituito alla terracotta la sua originaria conformazione. Orlo espanso con al centro ornato di carattere religioso, graffito a punta e a stecca, costituito dal monogramma bernardiniano IHS inframmezzato dalla croce e circondato da fascia a fiammanti e a monticelli realizzato su fondo bianco uniforme. Sul rovescio ingobbio fin sotto la carena. Vetrina fin quasi al piede. Sotto al bordo corrono tre linee circolari. Piede pieno leggermente incavato.
Il monogramma IHS tradizionalmente ritenuto un'invenzione di San Bernardino da Siena è ben presente anche nella ceramica. San Bernardino, nella prima metà del Quattrocento, fu attivo predicatore e fondatore di numerosi conventi. Predicando in molte città italiane, diffuse la conoscenza di questo monogramma che, adottato dalle comunità religiose, divenne poi comune simbolo di fede anche per molti cittadini.
Notizie storico-critiche: La scodella rientra tra le ceramiche consegnate dal Comune di Mantova al Museo di Palazzo Ducale in data 17 marzo 1915 (cfr. DO): giunte alla reggia cittadina, esse furono collocate in tre distinte vetrine in legno di pioppo lucidato nella Sala delle Armi (detta anche "delle Ceramiche") del Castello di S. Giorgio. La prima, a tre sportelli, con alzata, conteneva 69 pezzi di ceramica mantovana (nn. invv. genn. 11623-11692); la seconda, a quattro sportelli, senza alzata, 86 frammenti ancora di produzione mantovana (nn. invv. genn. 11705-11790); la terza, infine, a sei sportelli e di forma esagonale conteneva 63 frammenti d'importazione, benché rinvenuti in scavi operati a Mantova (nn. invv. genn. 11795-11857). Al di sopra delle prime due vetrine erano stati collocati bassorilievi e targhe in terracotta, anch'essi - in larga misura - di proprietà comunale. Il Direttore di Palazzo Ducale Giannantoni (1929, p. 128) introduce la breve descrizione delle tre vetrine collocate in Castello specificando che, con esse, "continua l'esposizione del Museo civico": le vetrine contengono "alcuni esemplari dell'arte della ceramica fiorita in Mantova nei secoli XV e XVI". Tali contenitori, tuttavia, ospitarono anche frammenti non di proprietà comunale, come verificabile analizzando i singoli numeri di inventario generale compresi nei relativi intervalli di contenuto.
Nel Museo Civico, la presente scodella figurava esposta nella Sala E e contrassegnata col numero 656, descritta come "[una di] sette ciottole come sopra [i.e. ceramica mantovana]"
A Palazzo Ducale figurava nella vetrina a tre sportelli, con alzata.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/M0330-00143/
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