Boccale
bottega mantovana
Descrizione
Identificazione: [uno di] sette frammenti di ceramica come sopra [i.e. mantovana]
Ambito culturale: bottega mantovana
Cronologia: ca. 1451 - ca. 1500
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: ceramica / ingobbiatura, sgraffio, pittura, invetriatura
Misure: 12 cm x 8 cm
Descrizione: Frammento di ventre di boccale. Entro medaglione profilo di viso femminile. La donna, dalla bassa fronte, porta una reticella su capelli trattenuta da un nastro che passa sulla fronte. Colori verde brillante e giallo. Interno invetriato. Argilla rossa.
Nel XV e XVI secolo ebbero notevole diffusione queste ceramiche "amatorie" che, almeno inizialmente, venivano offerte quale pegno d'amore alla persona amata. La loro produzione fu abbondante in tutta la Val Padana con caratteristiche simili a tutte le botteghe. Individuare la loro provenienza spesso diventa arduo, specie se mancano quei caratteri peculiari che in alcu ni casi possono caratterizzare una data produzione. Il lungo collo,ad esempio, sembra essere una caratteristica delle botteghe mantovane.
Notizie storico-critiche: Il frammento di boccale rientra tra le ceramiche consegnate dal Comune di Mantova al Museo di Palazzo Ducale in data 17 marzo 1915 (cfr. DO): giunte alla reggia cittadina, esse furono collocate in tre distinte vetrine in legno di pioppo lucidato nella Sala delle Armi (detta anche "delle Ceramiche") del Castello di S. Giorgio. La prima, a tre sportelli, con alzata, conteneva 69 pezzi di ceramica mantovana (nn. invv. genn. 11623-11692); la seconda, a quattro sportelli, senza alzata, 86 frammenti ancora di produzione mantovana (nn. invv. genn. 11705-11790); la terza, infine, a sei sportelli e di forma esagonale conteneva 63 frammenti d'importazione, benché rinvenuti in scavi operati a Mantova (nn. invv. genn. 11795-11857). Al di sopra delle prime due vetrine erano stati collocati bassorilievi e targhe in terracotta, anch'essi - in larga misura - di proprietà comunale. Il Direttore di Palazzo Ducale Giannantoni (1929, p. 128) introduce la breve descrizione delle tre vetrine collocate in Castello specificando che, con esse, "continua l'esposizione del Museo civico": le vetrine contengono "alcuni esemplari dell'arte della ceramica fiorita in Mantova nei secoli XV e XVI". Tali contenitori, tuttavia, ospitarono anche frammenti non di proprietà comunale, come verificabile analizzando i singoli numeri di inventario generale compresi nei relativi intervalli di contenuto.
Nel Museo Civico, il presente frammento figurava esposto nella Sala E e contrassegnato col numero 660, descritto come "[uno di] sette frammenti di ceramica come sopra [i.e. mantovana]"
A Palazzo Ducale figurava nella vetrina a quattro sportelli, senza alzata.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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