Metamorfosi

Treccani Ernesto

Metamorfosi

Descrizione

Identificazione: Gruppo familiare in paesaggio immaginario

Autore: Treccani Ernesto (1920/)

Cronologia: post 1976

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 339 x 239

Notizie storico-critiche: Dipinto dopo la conclusione di Un popolo di volti, metamorfosi riprende il motivo del ritratto psicologico in chiave intimistica, di riflessione dell'artista su se stesso e sulla propria storia. Nonostante la complessità compositiva, questa volta la grande tela non è il frutto di continue sedimentazioni, come Un popolo di volti, ma eseguita quasi di getto, anche se evidentemente non in un'unica volta. Nonostante ciò, e al di là della gestualità accesa della pittura, si tratta di un lavoro costruito di testa, in base, si direbbe, a un preciso programma, dove i diversi elementi iconografici fanno riferimento puntuale alla vicenda privata e professionale dell'artista, in un ritratto globale nella vita e nel sogno. Da sinistra a destra si riconoscono gli arnesi del lavoro (il martello e la tenaglia su un panno rosso, ripresi da una serie di disegni del 1969); la famiglia dell'artista, il padre, la madre, la nonna e i fratelli, con Ernesto che nasce da un cavolo; infine una farfalla - modello esemplare di metamorfosi - che figurativamente costituisce uno dei capostipiti delle successive figure-fiore. Il tutto in un contesto naturalistico assimilabile a quello delle siepi più convulsamente informali. "Paradosale autoritratto. Memoria del quotidiano, storia, natura, fiaba, le età della vita, lo stare insieme e l'espandersi, il divenire altro senza negarsi... La costruzione di legami mediante mutamenti, il riepilogo di vicende che, grandi e misteriose, appartengono alla condizione umana: a causa di tutto questo proprio l'autoritratto come attenzioene a se stesso viene sopraffatto" (De Bartolomeis, 1980)

Collocazione

Milano, (MI)

Credits

Compilazione: Moccia, Maria Rosaria (2004)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).