Costruzione TSU variazione n 3

Veronesi, Luigi

Costruzione TSU variazione n 3

Descrizione

Identificazione: Elemento centrale circolare bianco, con all'interno forme geometriche colorate All'esterno, campitura grigia con agli angoli elemneti rettangolari e in basso a destra una linea viola

Autore: Veronesi, Luigi (1908-1998), esecutore

Cronologia: post 1976

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 50 x 60

Notizie storico-critiche: L'opera pervenne alla Galleria dalla mostra personale allestita nel settembre - ottobre 1977.
Si tratta di un dipinto emblematico della produzione dell'artista attorno alla metà degli anni Settanta, nella quale egli continua a fissare nelle sue opere composizioni geometriche dai contorni precisi, che conservano un senso di ordine e di equilibrio assolutamente matematico, razionale e musicale. Soprattutto la ricerca sulle linee geometrche tangenti e secanti contraddistingue l'indagine di questi anni, ben esemplificata in quest'opera dalla linea viola in basso.
L'artista nasce a Milano nel 1908. Formatosi tra gli anni '20 e '30 in un clima di matrice costruttivista e bauhausiana, è l'unico, fra gli astrattisti italiani, degli anni '30, a seguire fedelemnte l'impostazione della Bauhaus, e ad avere precoce fortuna anche all'estero. A Parigi infatti conosce ferdinand Lèger e altri pittori d'avanguardia . Nel 1934 entra a far parte del gruppo parigino "Abstraction-Création , art non figuratif". Nel 1935 , in America, conosce Moholy-Nagy. Seguendo le sue orme compie le prime ricerche unitarie di un linguaggio astrattista non solo in pittura, ma anche nel cinema, nella scenografia, nella fotografia, nel design e nell'arte grafica. Negli anni del conflitto approfondisce le ricerche sul linguaggio filmico e sulla fotografia astratta. Negli ultimi anni s'impegna nella Resistenz. Nel 1947 espone alla Mostra d'Arte Astratta e concreta a Milano e alla Mostra d'Arte Contemporanea italiana a Ginevra. Nel 1949 aderisce al Movimento Arte Concreta. La sua attività prosegue nei decenni successivi con ricerche sulla musica e sul colore. Tra il 1956 ed il 1966 si allontana dall costruzione geometrizzante per volgersi verso forme più organiche, con l'ausilio di linee paraboliche e zone di colore piatto, in una perfetta simbiosi tra disegno e pittura. Insegna inoltre grafica al corso superiore di industrial design di Venezia, quindi all'Accademia di Brera presso la cattedra di Cromatologia. Nel 1981 e nel 1983 realizza per la Scala di Milano le scene per Josephs-Legende di Strausse per Lieb und Lied di Mahler.

Collocazione

Suzzara (MN), Galleria Civica d'Arte Contemporanea

Credits

Compilazione: Montanari, Elena (2001)

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