Macchina calcolatrice

Romagnoni, Bepi

Macchina calcolatrice

Descrizione

Autore: Romagnoni, Bepi (1930-1964), esecutore

Cronologia: post 1956

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tavola

Misure: 90 x 60

Notizie storico-critiche: Al IX° Premio Suzzara (1956) vinseuna cassetta di colori ad olio, un prosciutto, una forma di formaggio grana ed una medaglia d'oro.
Le caratteristiche principali di quest'opera sono l'essenzialità della gamma cromatica, la semplicità della composizione, e l'uso di una prospettiva rovesciata. L'oggetto viene indagato tramite la rarefazione dei dati, il che fa pensare ad un possibile parallelismo con l'arte di Morandi.Quest'opera si inquadra nel clima del realismo esistenziale, cioè di un realismo che va oltre la descrittività e la narratività, che nel realismo precedente erano collegate all'esigenza di raccontare determinati fatti sociali, per esprimere, attraverso la scelta di oggetti emblematici della nuova società urbana, la condizione
esistenziale dell'uomo contemporaneo.
Nasce nel 1930 a Milano e muore a Villasimius (Cagliari) nel 1964. Nel 1945 si iscrive all'Istituto Tecnico per geometri, scrive racconti per "Magazzino" ed inizia a dipingere. Nel 1950 interrompe gli studi scolastici per dedicarsi completamente alla pittura. Per un anno frequenta la scuola serale del nudo all'Accademia di Brera, poi si iscrive regolarmente al corso di pittura e si diploma nel 1955. Durante gli anni di studio conosce Guerreschi, Ceretti, Banchieri e Vaglieri e con essi condivide l'interesse per una figurazione realista lontana dai condizionamenti dei temi veristico-sociali. Tra il 1952 e il 1953 dipinge quadri astratti seguendo una struttura geometrica. Negli anni successivi si dedica ad un'arte realista. Partecipa a varie collettive e ottiene riconoscimenti in diversi premi: Premio San Fedele, Premio Junk e Premio Diomira. Nel 1955 espone alla Galleria San Fedele, con Ceretti e Guerreschi. Questa mostra, portata anche a Venezia e Roma, segnerà la nascita del realismo esistenziale. Nel '57 esegue opere di soggetto militare (in quel momento stava svolgendo il servizio di leva) di matrice espressionista. Nel 1958 introduce nelle sue opere elementi linguistici informali con la tendenza a raggrumare le immagini al centro della superfice, fino a volerne rappresentare la morfologia interiore (ex: "Oggetti e organismi"). Nel 1960 comincia a sperimentare la tecnica del collage, seguendo una dimensione narrativa ("Racconto" è il titolo più ricorrente nelle opere di questo periodo). Nel 1962 allestisce una mostra personale alla Galleria Bergamini di Milano, partecipa alla Biennale di Venezia, ed espone all'Institute of Contemporary Art di Londra. L'anno dopo tiene personali alla Galleria Il Punto di TOrino ed alla Galleria Il Leone di Venezia. Nel 1964 muore in un incidente di pesca subacquea nelle acque di Capo Carbonara in Sardegna. Dopo la sua morte viene organizzata a Lucca la mostra "Omaggio a Bepi Romagnoni".

Collocazione

Suzzara (MN), Galleria Civica d'Arte Contemporanea

Credits

Compilazione: Montanari, Elena (2001)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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