Lampade di minatori
Farulli, Ferdinando
Descrizione
Identificazione: Due grandi lampade ad olio
Autore: Farulli, Ferdinando (1923), esecutore
Cronologia: post 1959
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 65 x 85
Notizie storico-critiche: Al XII° Premio Suzzara (1959) vinse materiale fototgrafico per 40.000, 20 bottiglie di vino e un triciclo.
Pennellata corposa; prevalenza di toni scuri con sferzate di rosso-aranciato. Tono aspro, teso a suggerire la drammaticità della vita in miniera.
Il pittore si forma nell'ambito della toscanità salda e primitiveggiante di Rosai. Negli anni Cinquanta è attivo nell'ambito del Realismo sociale, con accenti di protesta e di denuncia. Alla soglia degli anni Sessanta la sua pittura si carica di espressività sempre più drammatica e densa nella materia, nel gesto e nel colore. Nel 1961 è tra i fondatori con Vespignani, Calabria, Attardi, Giaquinto, Guccione del gruppo "Il pro e il contro". Nel 1965 inaugura a Piombino la rassegna "Piombino, la fabbrica", tema centrale di tutta la sua produzione. Del '70 è il ciclo dei "costruttori"; del '73-'77 quello del "Desiderio del Mediterraneo", in cui alla monumentalità delle figure si associa una analisi più introspettiva della persona rappresentata. I colori si fanno più luminosi. Della metà anni Ottanta è il ciclo"Le mura di Atlantide", dove prevalgono i colori verde, blu, violetto e dove prevale una raffigurazione essenziale ed evocativa di un mondo sottomarino, tutto da indagare.
Collocazione
Suzzara (MN), Galleria Civica d'Arte Contemporanea
Credits
Compilazione: Montanari, Elena (2001)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/MN120-00133/
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