Il lavoro della modella
Ruberti, Francesco
Descrizione
Identificazione: Figura femminile nuda distesa
Autore: Ruberti, Francesco (1908-1992), esecutore
Cronologia: post 1969
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 135 x 90
Notizie storico-critiche: Al XXII° Premio Suzzara (1969) vinse il premio acquisto.
La figura è delineata con precisione e con delicatezza, indugiando nella ricerca spaziale relativamente al corpo, mentre la capigliatura e l'interno sono resi a campiture piatte. L'intonazione generale richiama le atmosfere intimistiche ed analitiche dei novecentisti.
Nasce a Mantova nel 1908 e vi muore nel 1992. Soggiorna a Parigi, dove lavora come operaio e nello stesso tempo si interessa alla moderna pittura francese. Alla fine degli anni '20 torna in Italia e inizia a dipingere da autodidatta. A Mantova, negli anni '30, frequenta la bottega di Giordano di Capi, luogo di ritrovo per gli artisti e gli intellettuali mantovani accomunati dall'amore per il paesaggio lombardo e dall'ammirazione per artisti quali Giorgio Morandi, Pio Semeghini, Scipione, Mafai, per i Chiaristi, e Renato Birolli. Fin dall' inizio Ruberti si ispira alla grande tradizione pittorica lombarda (Vincenzo Foppa e Gaudenzio Ferrari) e toscana (Piero della Francesca), che gli apprende attraverso la critica di Longhi. La sua pittura, dagli anni '30 agli anni '60, è influenzata dal "Novecento", dai Chiaristi, dalla Scuola Romana, da "Corrente" e dal "neorealismo". Nel 1939 partecipa alla "Rassegna di arti figurative mantovane dall'800 al '900", orgnizzata a Palazzo Te di Mantova. Alla seconda edizione del Premio Suzzara, dov'è premiato per "Fonditori", conosce Birolli e si lega agli artisti di "Corrente". Fino al 1969 partecipa a tutte le edizioni del Premio. Espone anche al Premio Michetti, alla Quadriennale romana e alla Biennale di Milano. Nel 1953 tiene la sua prima personale a Mantova, alla Casa del Mantegna. Negli anni '70 le sue opere, legate agli stilemi novecentisti, rispecchiano una visione sempre più intimista della realtà. Negli anni '80 predilige i nudi e i paesaggi di montagna caratterizzati da tinte sempre più delicate. Nel 1981 gli viene dedicata un'antologica a Palazzo della Ragione di Mantova, e nel 1988 una personale a Palazzo Te.
Collocazione
Suzzara (MN), Galleria Civica d'Arte Contemporanea
Credits
Compilazione: Montanari, Elena (2001)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/MN120-00242/
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