I TRASPARENTI - NOTTE DI FUOCO
Ruggeri Costantino
Descrizione
Identificazione: TRASPARENTE 2741
Autore: Ruggeri Costantino (1925/ 2007), esecutore
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1975
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: vetro; cartoncino; matita; resina di silicone; colore; nastro adesivo; tempera; piombo; tecnica mista
Misure: 21.6 x 1 x 25
Descrizione: Formella quadrata di piccole dimensioni su cartoncino, con composizione a tecnica mista, protetta anteriormente da un vetro antico soffiato, di recupero.
Il trasparente è conservato entro una cornice a piombo, scarto della lavorazione delle vatrate. Un clipeo bianco, percorso da sottili linee rosa, si staglia in alto a destra, sopra un cielo infiammato da una stesura di colore rosso e arancio. Inferiormente una vistosa macchia nera, occupa interamente lo spazio al centro, seguono una fascia rossa ed una nera.
Al verso, sopra il cartone di recupero "Astronomia" (Armando Curcio Editore. Astronomia. Alla scoperta del cielo), spessa stesura di colore nero opaco con freccia bianca. Al verso un'etichetta rettangolare in carta bianca adesiva con il numero d'inventario 2741 in pennarello nero e sopra, depennato da due righe nere, il vecchio numero d'inventario 3301 a pennarello rosso.
Notizie storico-critiche: Sergio Dangelo così si esprime a proposito de 'I Trasparenti: "Sopra questo uomo dallo sguardo che sa cogliere, quadrati già dipinti dalla luce, colorati da ragni pazienti, bruniti dal vento lombardo, incrinati dal tempo e non da incuria, legati da legature e stucchi, segni di memoria in vetri accesi, polvere aerea in profumo di brace. Sono i vetri di finestre a piombo che fino all'ottocento qui [a Pavia] si usavano per case chiese e stalle a difesa di intemperie o di luci accese...Con minimi interventi, consistenti nel recupero di questi fogli trasparenti prima che il bulldozer tuoni e maceri, nella loro collocazione orizzontale, in minime scalfitture o impronte a dito, ecco quadrati magici all'infinito componibili, testimonianza salva di respiri, di sospiri, di quiete vaste stanze, senza alcun grido... Il materiale, la sua scelta, diventa dunque un dato di fatto; e talmente nuovo da non poter essere collocato nella classificazione del ready-made, nell'open-space del pronto-fatto aumentato, nel dimenticatoio dell'arte povera e dalla cui rinunciataria afflizione queste umili e liriche superfici si distaccano per straordinaria levità".
Non hanno un titolo, se non un indicatore generico di "I Trasparenti".
Sono piccoli quadrati creati con materiali di recupero, cartoni, vetri, fili, legni, ferri, colori, che colpiscono per l'elementarità di immagine, di tecniche, di materiali. Per la realizzarione Padre Costantino usava solitamente una tempera da muro chiamata "Ducotone", filo di refe, una colla trasparente specifica per vetro detta "Peligom" della ditta Pelikan.
Padre Costantino, che utilizza materie povere, asserisce: "Voglio costruire con materie povere come il pane".
N. 117 trasparenti sono conservati in sei raccoglitori blu, i restanti sono sfusi. Quasi tutti però sono corredati da una scheda cartacea manoscritta.
Il Trasparente 2741 è conservato sciolto e non dotato di teca in plexiglassed ed è corredato di scheda manoscritta n. 2741, conservata nel registro nero n.37.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/PV250-00631/
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