I TRASPARENTI - I BASSIFONDI

Ruggeri Costantino

I TRASPARENTI - I BASSIFONDI

Descrizione

Identificazione: TRASPARENTE 2748

Autore: Ruggeri Costantino (1925/ 2007), esecutore

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1974

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: vetro; cartoncino; matita; resina di silicone; colore; nastro adesivo; tempera; pellicola di plastica; tecnica mista

Misure: 22.2 x 0.2 x 20.5

Descrizione: Formella quadrata di piccole dimensioni su cartoncino, con composizione a tecnica mista, protetta anteriormente da un vetro antico soffiato, di recupero.
Ai lati sinistro e destro del cartoncino di fondo, due stesure di colore blu intenso. Tra le due, una sorta di T rovesciata, resa con colore nero, insiste su una base bianca. A sinistra risaltano sul blu di fondo, due pennellate bianche; a destra frammenti di pellicola di plastica trasparente; a sinistra in basso un pezzo di nastro adesivo disposto in orizzontale.
Al verso, sopra il cartone di recupero "Astronomia" (Armando Curcio Editore. Astronomia. Alla scoperta del cielo), spessa stesura di colore nero opaco che lascia però scoperto il bordo perimetrale bianco, dotato di una freccia bianca. Al verso un'etichetta rettangolare in carta bianca adesiva con il numero d'inventario 2748 in pennarello nero e sopra, depennato da due righe nere, il vecchio numero d'inventario 3285 a pennarello rosso.

Notizie storico-critiche: Sergio Dangelo così si esprime a proposito de 'I Trasparenti: "Sopra questo uomo dallo sguardo che sa cogliere, quadrati già dipinti dalla luce, colorati da ragni pazienti, bruniti dal vento lombardo, incrinati dal tempo e non da incuria, legati da legature e stucchi, segni di memoria in vetri accesi, polvere aerea in profumo di brace. Sono i vetri di finestre a piombo che fino all'ottocento qui [a Pavia] si usavano per case chiese e stalle a difesa di intemperie o di luci accese...Con minimi interventi, consistenti nel recupero di questi fogli trasparenti prima che il bulldozer tuoni e maceri, nella loro collocazione orizzontale, in minime scalfitture o impronte a dito, ecco quadrati magici all'infinito componibili, testimonianza salva di respiri, di sospiri, di quiete vaste stanze, senza alcun grido... Il materiale, la sua scelta, diventa dunque un dato di fatto; e talmente nuovo da non poter essere collocato nella classificazione del ready-made, nell'open-space del pronto-fatto aumentato, nel dimenticatoio dell'arte povera e dalla cui rinunciataria afflizione queste umili e liriche superfici si distaccano per straordinaria levità".
Non hanno un titolo, se non un indicatore generico di "I Trasparenti".
Sono piccoli quadrati creati con materiali di recupero, cartoni, vetri, fili, legni, ferri, colori, che colpiscono per l'elementarità di immagine, di tecniche, di materiali. Per la realizzarione Padre Costantino usava solitamente una tempera da muro chiamata "Ducotone", filo di refe, una colla trasparente specifica per vetro detta "Peligom" della ditta Pelikan.
Padre Costantino, che utilizza materie povere, asserisce: "Voglio costruire con materie povere come il pane".
N. 117 trasparenti sono conservati in sei raccoglitori blu, i restanti sono sfusi. Quasi tutti però sono corredati da una scheda cartacea manoscritta.
Il Trasparente 2748 è conservato sciolto e non dotato di teca in plexiglassed ed è corredato di scheda manoscritta n. 2748, conservata nel registro nero n.37.

Collocazione

Pavia (PV), Fondazione Frate Sole

Credits

Compilazione: Manara, Roberta (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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