Ritratto di un magistrato

Denys, Frans

Ritratto di un magistrato

Descrizione

Autore: Denys, Frans (1610-1670)

Cronologia: ca. 1662 - ca. 1670

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 87 cm x 100 cm

Notizie storico-critiche: La vicenda attributiva del dipinto è assai complessa, malgrado l'apparente semplicità della soluzione (l'opera è firmata). Il ritratto acquistato dal conte Luigi Tadini (1828 e 1837) come Anton van Dyck, un riferimento che giustamente Frizzoni (1903) negava, parlando di autore ignoto. Dall'inventario della Pinacoteca risulta che fin dal 1935 Ettore Modigliani (comunicazione orale?) aveva speso il nome di Tiberio Tinelli, confermato nel 1949 da Wart Arslan e da Ivanoff nel 1953 (comunicazioni orali) e ripreso ancora da Donzelli e Pilo (1967).
Gallina (1957), probabilmente riferendo anche il parere di Adolfo Venturi, assegnava l'opera a Danel van den Dyck, ipotesi ripresa da Pallucchini (1961) e destinata a prevalere (è accolta in tutte le successive guide della galleria: Scalzi 1929, Scalzi 1969, Scalzi 1992).
Tuttavia già nel 1975 E. Safarik, nel corso di una visita alla Galleria, faceva notare al direttore G. A. Scalzi la firma "Denyse" sulla lettera che il personaggio esibisce, considerando l'ipotesi che fosse una firma del pittore.
Il riferimento al fiammingo Frans Denys è stato suggerito da Francesca Bottacin (2003; 2004) con una proposta di datazione intorno al 1662-1670, dunque nel periodo durante il quale il pittore si sposta tra Parma, a servizio dei Farnese, e Mantova, presso i Gonzaga.
Marco Albertario

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1996); Scalzi, Angelico Gino (1996)

Aggiornamento: Casero, Andrea Luigi (2013); Albertario, Marco (2014)

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