Madonna con Bambino e un pappagallo

scuola toscana

Madonna con Bambino e un pappagallo

Descrizione

Ambito culturale: scuola toscana

Cronologia: 1600 - 1649

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 118.5 cm x 7.5 cm x 127 cm ; 105 cm x 112 cm

Notizie storico-critiche: L'originale di Francesco Salviati fu realizzato a Firenze negli anni Quaranta del Cinquecento, ed è descritto da Vasari con puntuale attenzione: "Fece un altro quadro di nostra Donna con Cristo e S. Giovanni fanciulletto, che ridono di un pappagallo che hanno tra mano: il quale fu opera capricciosa e molto vaga." Il dipinto, conservato al Prado, fu lungamente attribuito a Parmigianino, fin quando Herman Voss nel 1920 non lo identificò come opera di Salviati.
La tela di Lovere è registrata da Tadini (1828, 1837) proprio come opera di Parmigianino, forse con riferimento all'autografia dell'esemplare del Prado. Successivamente Frizzoni (1903) suggerì il nome di Bernardino India, valido ancora per Scalzi (1929).
L'inventario della Pinacoteca (1966) risulta a questo punto la comunicazione orale di W. Arslan, 1949, a favore di un manierista toscano di metà '500, condivisa da G. Fiocco. Si deve a Mina Gregori (comunicazione orale, 1956), il riferimento a Francesco Salviati, che trova conferma nei successivi studi sul pittore (che tuttavia non prendono mai in considerazione la copia loverese).
Alla composizione di Salviati, riprodotta con buona qualità, è aggiunto un vaso di fiori, la cui stesura pittorica fa pensare ad una aggiunta più tarda, da ricondurre al XVII secolo.
M. Albertario

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1996); Scalzi, Angelico Gino (1996)

Aggiornamento: Casero, Andrea Luigi (2013); Albertario, Marco (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).