Allegoria della città di Padova

Farinati Paolo

Allegoria della città di Padova

Descrizione

Autore: Farinati Paolo (1524-1606)

Cronologia: 1575 - 1599

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 100 cm x 48 cm

Notizie storico-critiche: Acquistato dal conte Luigi Tadini presso il "Banchetto a S. Tommaso" a Verona , insieme al n. H 88 come opera di Paolo Farinati.

Le due tele sono state messe in rapporto con il fregio dipinto nel 1597 da Paolo Farinati per Marcantonio Memmo (Puppi, in Farinati, Giornale 1968, pp. 153-154 nota 1). Il ciclo comprendeva sei tele che presentavano allegorie delle città nelle quali Memmo aveva ricoperto incarichi amministrativi: Bergamo, Padova, Palmanuova, Sacile, Verona, Vicenza.
Le annotazioni del Giornale di Farinati consentono di precisare il formato delle tele: due misuravano 2 piedi in altezza e 8 in lunghezza (circa 68x275 cm adottando il piede veronese: cfr. A. MARTINI, Manuale di metrologia, ossia misure, pesi e monete in uso attualmente e anticamente presso tutti i popoli, Torino, Loescher, 1883), mentre i due minori erano quadrati e misuravano 2 piedi per 2 (circa 68xx68 cm).
Le tele di Lovere non possono quindi essere identificate (come già notava Puppi 1968) con le due opere di Lovere, di dimensioni decidamente minori, da considerare bozzetti o, più probabilmente, repliche degli originali. La dichiarata provenienza da un edificio pubblico veronese suggerisce che di quel ciclo fossero state tratte repliche.
M. Albertario

Una versione attribuita a Paolo Farinati e collaboratori (olio su tela, 68x210 cm) è stata battuta all'asta da Stadion, Trieste (Arredi di Palazzo Bergamo Pari a Portogruaro - Arredi e dipinti antichi, venerdì 25 ottobre 2019, lotto 91). E' segnalata poi da S. L'Occaso 2020, pp. 148-149, che la identifica come proveniente dal ciclo originario.
M. Albertario.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1996); Scalzi, Angelico Gino (1996)

Aggiornamento: Vinco, Mattia (2013); Albertario, Marco (2014); Albertario, Marco (2020)

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