Morte di San Francesco Saverio

scuola veronese

Morte di San Francesco Saverio

Descrizione

Ambito culturale: scuola veronese

Cronologia: 1650 - 1699

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 135 cm x 190 cm

Notizie storico-critiche: Erroneamente identificato come Estasi di san Francesco d'Assisi, il dipinto rappresenta invece la morte del gesuita San Francesco Saverio Francesco Saverio (Javier, 1506 ? Isola di Sancian, 1552), canonizzato nel 1622 da papa Gregorio XV.

Nell?Archivio Tadini non esiste un?indicazione circa la provenienza del dipinto, e dal momento che il conte Tadini era abbastanza attento alle opere provenienti da Crema il suo silenzio confermerebbe che dovunque abbia acquistato la tela, ne ignorava l?origine.

Nel più antico inventario, quello manoscritto relativo alla descrizione del palazzo di Crema (Descrizione dei quadri esistenti nella Galleria Tadini in Crema, ms, 1816 ante), l?opera è così indicata:
?11. Morte di San Francesco Saverio. Il santo è steso sopra una stuoia ed ha il crocefisso sul petto. Ha gli occhi rivolti al cielo, e su di esso una gloria d?angioli, e due cherubini. Il tutto è sotto una capanna. Nel fondo paesaggio rappresentante un deserto. Quadro eccellente d?incerto.?

Lo stesso testo è ripreso nella Descrizione (Tadini 1828)

?277. Morte di S. Francesco Saverio. Il santo è steso sopra una stuoja ed ha il crocifisso sul petto, gli occhi rivolti al cielo, e su di esso una gloria di Angioli e Cherubini. Il tutto è sotto una capanna. Nel fondo paesaggio rappresentante un deserto; d?incerto.?

Il dipinto risulta esposto in Galleria nel 193 (Catalogo 1903, p. 28 n. 211), ma non è più registrato nelle successive guide dell?Accademia Tadini (dal 1929 in poi).
Da una nota manoscritta sul Catalogo della Pinacoteca risulta che il quadro era stato rimosso dalla Galleria perché ormai illeggibile, e trasferito in deposito, dove è sempre rimasto.
A fronte di questo, del soggetto si era persa memoria, tanto che nei cataloghi manoscritti viene registrato come ?Padre Eterno con Angeli (e un santo con crocefisso)?, iconografia che successivamente don G.A. Scalzi aveva interpretato come ?Estasi di san Francesco? (cfr. Catalogo della Pinacoteca Tadini, Lovere, ms, 1920 post ? 1966 [cat. 3], p. 40 n. 241; Accademia di Belle Arti Tadini. Pinacoteca. Catalogo dei quadri, ms, [cat. 10], p. 55 n. 241). Per garantirne la conservazione, il quadro è stato oggetto di un intervento di foderatura nel 1991, ma il restauro non è stato esteso alla pulitura e all?integrazione pittorica.

M. Albertario

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1996); Scalzi, Angelico Gino (1996)

Aggiornamento: Albertario, Marco (2018); Albertario, Marco (2022)

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