Piatto

Manifattura di Jingdezhen

Piatto

Descrizione

Identificazione: motivi decorativi floreali

Autore: Manifattura di Jingdezhen (notizie sec. II)

Ambito culturale: produzione cinese

Cronologia: post 1760 - ante 1780

Tipologia: ceramiche

Materia e tecnica: porcellana / smaltatura

Misure: 4.5 cm x Ø 43.5 cm

Descrizione: Grande piatto in porcellana decorato a smalti sopra coperta e a leggero rilievo, nei colori della famiglia rosa (yangcai). L'ornato è costituito al centro da un motivo benaugurale composto da racemi di peonia e crisantemo, un rotolo dipinto raffigurante un paesaggio lacustre abitato da un bambino e una barca con un pescatore, probabilmente con riferimento a una scena letteraria, e un tavolino sul quale è appoggiata un'alzata con frutta. Sulla breve parete curva si distinguono campanule, pesche e frutti detti "mano di buddha", mentre la tesa è caratterizzata da un fondo rosa con graticcio nero e riserve campite da peonie e loti. Prevale il rosa, in due gradazioni. Gli altri colori utilizzati sono il blu, il giallo e il verde.

Notizie storico-critiche: I motivi benaugurali di queste produzioni si ripetono spesso simili fra loro e seguono tipicamente motivi tradizionali cinesi, mentre le decorazioni della tesa mostrano chiare influenze europee. La combinazione di fiori e frutti aveva sempre una simbologia benaugurale. I tre frutti contenuti nella ciotola, pesca, cedro (mano di buddha) e melograno, rappresentano il detto "san duo jiu ru" con significato benaugurale di abbondanza di benedizioni, abbondanza di anni e abbondanza di prole.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (2000)

Aggiornamento: Amadini, Pietro (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).