Vaso d'altare con composizione floreale
bottega lombardo-veneta
Descrizione
Ambito culturale: bottega lombardo-veneta
Cronologia: 1800 - 1810
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: metallo / laminazione, sbalzo, argentatura
Misure: 20 cm x 25 cm
Descrizione: Serie di quattro vasi d'altare in metallo argentato. Piede squadrato. Corpo biansato decorato da medaglia con fiore, festoni vegetali, teoria di foglie d'acqua nel rigoglio inferiore e motivo geometrico in quello superiore. Anse terminanti a ricciolo.
Notizie storico-critiche: Come riporta anche la scheda compilata dalla Soprintendenza nel 1976, la serie di quattro vasi portapalma è databile all'inizio dell'Ottocento. Si tratta di vasi usati per disporre i ramoscelli d'ulivo o di palma nel periodo pasquale. Non esistono prescrizioni circa la loro tipologia; generalmente sono realizzati in legno o metallo con una imboccatura larga; la forma più comune risulta quella ad anfora semplice o biansata.
In quelli in esame, la ripresa di elementi decorativi dal repertorio classico, come le volute e i festoni tipicamente Luigi XVI, esprimono quel rinnovamento linguistico in senso classicista a cavallo tra Settecento e Ottocento che andava sfoltendo i decori barocchetti, razionalizzandoli in una impaginazione più rigorosa. La disposizione simmetrica e l'uso di uno sbalzo poco rilevato e definito nei contorni, privo cioè di quel plasticismo tipico del XVIII secolo, inducono a datare i vasi all'inizio dell'Ottocento.
I manufatti fanno parte del legato del conte Tadini del 1828.
Collocazione
Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia
Credits
Compilazione: Scalzi, Angelico Gino (1976)
Aggiornamento: Civai, Alessandra (2012); Fracassetti, Lisa (2012)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/S0240-00039/
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