Busto di Giuseppe Garibaldi

bottega lombarda

Busto di Giuseppe Garibaldi

Descrizione

Ambito culturale: bottega lombarda

Cronologia: 1850 - 1899

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: avorio / intaglio; legno / sagomatura, modanatura

Misure: 5.6 cm x 5 cm x 18 cm

Descrizione: Il piccolo busto in avorio raffigurante Giuseppe Garibaldi poggia su un piedistallo in legno verniciato.

Notizie storico-critiche: Si ipotizza che il manufatto in esame, di piccole dimensioni, sia riferibile ad una bottega locale attiva nella seconda metà dell'Ottocento. Il busto, che raffigura Giuseppe Garibaldi in alta uniforme, è in avorio, un materiale impiegato nella scultura sin dalla preistoria per realizzare opere generalmente di piccole dimensioni. L'intaglio si realizza con seghetti, sgorbie, scalpelli e strumenti abrasivi come lime e raspe; la levigatura e la lucidatura finale sono ottenute con carte e polveri abrasive.
L'iscrizione presente sul retro del piedistallo ligneo ("Già di V.e Tasca/ 3. 6. 901") conferma la provenienza dell'opera dalla villa brembatese di Vittore Tasca, amico di Giovanni Battista Zitti. Attivo negli ambienti patriottici, Tasca legò il proprio nome alle vicende risorgimentali e garibaldine. Aveva una tale ammirazione nei confronti dell'eroe dei due mondi che creò all'interno della sua villa a Brembate, famosa ancora oggi, un piccolo parco romantico, dove radunava ogni anno suoi conoscenti per ricordare il condottiero e le relative gesta. In questa sua residenza si cimentò anche con le arti pittoriche, tanto da essere considerato discreto pittore, ed ospitò illustri amici tra cui il pittore Giovanni Carnovali detto il Piccio, e lo scrittore Alexandre Dumas. Sembra proprio che la villa Zitti a Bossico ribattezzata "Caprera" sia sorta su imitazione di quella del Tasca.
L'opera risulta presente in Accademia Tadini già dal 1915, come conferma l'inventario redatto in quell'anno che lo segnala in Sala V esposto nello scomparto II della vetrina B.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Civai, Alessandra (2012); Fracassetti, Lisa (2012)

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