Cimelio

ambito lombardo

Cimelio

Descrizione

Identificazione: Figure allegoriche femminili

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: 1884

Tipologia: armi e oggetti storico-militari

Materia e tecnica: legno / sagomatura, intaglio; pastiglia / doratura; carta / acquerellatura

Misure: 63 cm x 5 cm x 57 cm

Descrizione: Cimelio composto da due lettere scritte del generale Oreste Baratieri a Giovanni Battista Zitti in accompagnamento ai capelli di Giuseppe Garibaldi e ad alcuni fiori. Al centro una fotografia del generale Baratieri. Le lettere sono incorniciate in alto da figure femminili allegoriche indicanti il volto di Garibaldi e alcune navi sullo sfondo mentre lateralmente e in basso da motivi floreali eseguiti ad acquerello. Il tutto è inserito in una cornice lignea con decorazioni vegetali in pastiglia dorata.

Notizie storico-critiche: Si tratta di un quadro nel quale Giovan Battista Zitti nel 1884 inserì due lettere inviategli in quell'anno dal generale Oreste Baratieri contenenti quattro capelli di Giuseppe Garibaldi tagliati l'8 giugno 1882 e alcuni fiori secchi colti dal suo letto funerario. Al centro è applicata una fotografia raffigurante il generale Baratieri in alta uniforme stampata dallo studio romano di Michele Schemboche. Anche se l'attività di Schemboche come fotografo cominciò nel 1865, la fotografia in esame è sicuramente posteriore al 1879, anno in cui aprì degli studi anche a Roma dopo Torino e Firenze. Il tutto è fissato su di un foglio di carta, che presenta in alto, ad acquerello, l'allegoria del Sud America e dell'Italia, al centro; di Roma, inginocchiata a destra, che innalzando la bandiera sabauda fa atto di omaggio a Garibaldi. Il busto dell'eroe in fez e camicia rossa campeggia a destra, vicino ad una nave che allude allo sbarco a Marsala. . La cornice che custodisce il cimelio è in legno con elementi ornamentali di gusto neosettecentesco eseguiti a pastiglia dorata.
Nel 2011 l'opera è stata restaurata da Roberta Grazioli.

A. Civai

La prima segnalazione dell'oggetto risale all'esposizione curata da Giovanni Battista Zitti nel 1893 a Lovere: "Ritratto del generale Oreste Baratieri coi capelli del Generale Garibaldi e fiori raccolti nell'isola di Caprera" (la notizia si ricava da S.i.a., Elenco dei principali Oggetti e documenti, che fanno parte dell'esposizione patriottica nelle sale del Palazzo Tadini (1-8 ottobre 1893), pubblicato nell'ultima pagina del giornale "Società di Mutuo Soccorso tra gli operai. XX anniversario", Lovere, 1 ottobre 1893, numero unico, p. 4). Ne consegue che l'oggetto proviene dalla collezione di Giovanni Battista Zitti (Lovere 1842 - Lovere 1904), organizzatore della mostra e destinatario delle lettere del generale Baratieri (notizie su di lui si ricavano da Materiali garibaldini nelle collezioni dell'Accademia Tadini. I, a cura di M. Albertario, Milano 2008; la voce "Giovanni Battista Zitti" su Wikipedia, scritta da me, offre comunque una buona e affidabile sintesi).
Nel 1915 la collezione passò all'Accademia Tadini con la donazione di Teresa Banzolini Storti.
Nell'inventario "Risorgimento, lettere, avvisi, circolari, oggetti vari, medaglie, stampe, opuscoli e libri, giornali e pubblicazioni varie, fotografie, provenienti dal patriota loverese G. B. Zitti, garibaldino", ms, XX secolo, prima metà, compilato poco dopo il 1915, è registrato al n. 230 "Quadro contenente i capelli di Garibaldi, fiori raccolti dal suo letto funebre, fronda strappata da cespuglio mentre si calava la salma nella terra. Fotografia e lettera del generale Barattieri."
Si noti che il n. 230 è riportato su di un'etichetta incollata, a destra.

Il quadro contiene:
una lettera non datata del colonnello Oreste Baratieri (Condino, 1841 - Sterzing, 1901), che accompagna il dono di quattro capelli di Garibaldi e di fiori colti da letto di morte.
una dichiarazione firmata e datata Roma, 20 agosto 1884, nella quale si certifica l'autenticità dei capelli, con sigillo in ceralacca ("Militare Direzione della Rivista" ?); un secondo timbro sigillava la busta con i capelli.
Al centro, fotografia del colonnello Oreste Baratieri a figura intera, in divisa da bersagliere, incollata su cartoncino dello studio fotografico Schemboche, Roma (iscrizioni "Schemboche", "Rome").

Il tutto è fissato su di un foglio di carta, che comprende in alto l'allegoria del Sud America e dell'Italia, al centro; di Roma, inginocchiata a destra, che innalzando la bandiera sabauda fa atto di omaggio a Garibaldi. Il busto dell'eroe in fez e camicia rossa campeggia a destra, vicino ad una nave che allude allo sbarco a Marsala.

La parte posteriore è costituita da un cartoncino sigillato con fogli di carta a firma Zitti che presenta al centro la seguente iscrizione:
"1884 28 ottobre. / W Garibaldi / Morte ai preti".
Accanto, una seconda iscrizione parzialmente cancellata non leggibile (si intuisce la parola "Papa").

Non mi risultano restauri precedenti quello di Roberta Grazioli ma:
- il quadro, sigillato sul rovescio con ripetute firme di Giovanni Battista Zitti, risultava già aperto prima del 2011;
- l'originario contenitore con i capelli di Garibaldi era stato sostituito da una busta in plastica, probabilmente in occasione di uno dei due centenari garibaldini (1961 e 1982), quando furono allestite a Lovere due mostre che purtroppo però non hanno prodotto un catalogo, per cui non so dire se l'oggetto fosse esposto.

M. Albertario

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Civai, Alessandra (2012); Fracassetti, Lisa (2012)

Aggiornamento: Albertario, Marco (2017)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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