Croce processionale

ambito lombardo

Croce processionale

Descrizione

Identificazione: Cristo Crocifisso

Denominazione: Croce di Villa di Chiavenna

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1100 - ante 1199

Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica

Materia e tecnica: rame / battitura, doratura; bronzo / fusione, doratura

Misure: 23.5 cm x 30 cm

Descrizione: Croce astile in lamina di rame dorato, il braccio inferiore leggermente più lungo. La superficie è liscia, assottigliata lungo il bordo per mezzo di battitura così da ottener una sorta di cornice. Alla sommità reca un castone circolare contornato da una decorazione a cordoncino, i dentelli trattengono un vetro con una crepa. Il Cristo è in bronzo dorato ottenuto a fusione, applicato alla lamina con dei chiodini, è caratterizzato da lunghe braccia leggermente arcuate, la figura è frontale, con la testa inclinata di poco a sinistra; gli occhi sono aperti, il viso è incorniciato da barba, baffi e dai capelli disegnati in ciocche. Indossa un perizoma che arriva sopra le ginocchia, trattenuto da una fascia annodata al centro; le gambe sottili sono leggermente flesse, i piedi appoggiano su un piccolo suppedaneo sporgente. La croce è predisposta per essere innestata su un asta di legno grazie ad un corto supporto cilindrico di ferro posto alla base. Il verso dell'oggetto è liscio, privo di decorazione.

Notizie storico-critiche: La croce astile proviene dalla chiesa prepositurale di S. Sebastiano a Villa di Chiavenna. L'oggetto rientra a pieno nella tipologia di crocifissi metallici definiti "minori" molto diffusi nelle valli lombarde nel XII secolo, come quelli di Scaria e di Rovenna. Non a caso è esposta all'interno del Museo del tesoro di Chiavenna accanto ad un'altra croce simile, che arriva dalla chiesa di S. Croce di Piuro. Quest'ultima si differenzia per la presenza di tre incastonature alle estremità dei bracci superiori, a fronte dell'unico inserito nel crocifisso di Villa. La figura del Cristo applicata alla lamina è di fattura piuttosto rozza, con braccia lunghe e sottili, così come le gambe; l'anatomia del corpo è solo accennata, il volto è allungato e con gli occhi a mandorla, tutti elementi riconducibili a una produzione lombarda medievale che ebbe grande diffusione nei centri minori.

Collezione: Raccolte del Museo del Tesoro e Battistero della Collegiata di S. Lorenzo

Collocazione

Chiavenna (SO), Museo del Tesoro

Credits

Compilazione: Perlini, Silvia (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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