Elsa di spada

manifattura giapponese

Elsa di spada

Descrizione

Identificazione: foglie e rami

Ambito culturale: manifattura giapponese

Cronologia: post 1650 - ante 1799

Tipologia: armi e oggetti storico-militari

Materia e tecnica: metallo / traforo, agemina

Misure: 6.7 cm x 7.1 cm x 0.5 cm

Peso: 0.1004 kg

Descrizione: Elsa di spada di tipo juji gata, con i tre fori canonici, quello centrale (nakagoana) per il codolo, il foro di sinistra (kozuka hitsuana) per il coltellino, e quello di destra (kogai hitsuana) per lo spillone. I bordi sono decorati con greche in argento e il centro è campito da girali, karakusa.

Notizie storico-critiche: In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.

I fori laterali, hitsuana servivano a lasciare passare i manici dei piccoli oggetti decorativi e d'uso che sporgevano dal fodero.

Lo stile di questo tsuba è definito da alcuni autori "nanban" (degli stranieri, lett. barbari del sud).

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Credits

Compilazione: Tedeschi, Isabella (2010)

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