Topi e scimmia

manifattura giapponese

Topi e scimmia

Descrizione

Ambito culturale: manifattura giapponese

Cronologia: post 1800 - ante 1899

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: avorio / intaglio, patinatura

Misure: 11 cm x 3.3 cm x 3 cm

Peso: 0.047 kg

Descrizione: Statuetta, okimono (letteralmente: oggetto da posare), in avorio, raffigurante una scimmia in abiti umani, con un ventaglio in mano, che impartisce il tempo a quattro topolini intenti a tirare tutti assieme la corda alla quale hanno legato la pesca che stanno trascinando su due binari di radici di loto. Tutto l'oggetto è patinato in modo da creare ombreggiature ed evidenziare alcuni particolari incisi come il pelo.

Notizie storico-critiche: Il topo è tra gli animali più rappresentati nell'arte giapponese. Per la sua capacità di scovare il cibo è associato alla fertilità e al buon raccolto, e in questo senso è l'animale che accompagna Daikoku, uno dei "Sette dèi della felicità".

Durante il periodo Edo erano molte le raffigurazioni artistiche che mostravano animali come topi e scimmie in versione antropomorfa intenti a svolgere attività proprie dell'uomo. Spesso si tratta di rappresentazioni umoristiche o metafore che si riferiscono alla società del tempo.

Più in generale, la pesca in mano a una scimmia riporta, secondo Merrily Baird, a leggende cinesi inerenti il frutto dell'immortalità.

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Credits

Compilazione: Tedeschi, Isabella (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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