Corda e filo spinato

Orvieto, Renzo

Descrizione

Cronologia: ca. 1970 - ca. 1975

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 300 cm x 200 cm

Descrizione: In un paesaggio, che pare innevato e parzialmente percorso da recinti con filo spinato, un uomo è legato e seduto di spalle su una sedia nella posizione dei fucilati. Sul fondo una donna con due bambini, uno in braccio e un altro in piedi accanto a lei, osserva la scena.

Notizie storico-critiche: Non si conoscono le vicende che hanno portato l'opera in Casa della Memoria: nel catalogo della mostra dedicata all'arte di Orvieto tenuta a Genova nel 1976, tra le opere dell'artista segnalate in enti e musei, la tela è indicata come proprietà di ANPI Milano ("Renzo Orvieto e la Resistenza", catalogo della mostra a Palazzo Ducale di Genova, Amministrazione Comunale, Genova, 1976, p. 13). Nello stesso catalogo (p. 10), la serie dei dipinti esposti in quell'occasione viene indicata da Mario De Micheli, che redige la presentazione, come eseguiti tra 1970-1975, secondo una cronologia che può quindi essere riferita anche alla tela in questione.
Renzo Orvieto nasce a Torino nel 1922. Diplomato in composizione musicale, decide tuttavia di dedicarsi alla scultura e alla pittura. Partecipa alla guerra partigiana combattendo nella Val Tanaro nella provincia di Cuneo. Trasferitosi successivamente a Sanremo, sviluppa la sua carriera artistica, trattando spesso nelle sue opere temi ispirati alla lotta di Liberazione. Realizza il "Monumento ai Martiri della Resistenza" per il Comune di Sanremo, città dove muore nel 1999.
Il grande quadro di proprietà ANPI si inquadra perfettamente negli interessi dell'artista, raffigurando un tema chiaramente suggerito dalle temperie resistenziali: la forma espressiva scelta dal pittore è quella caratteristica della sua arte, che vive di forme piene composte da colori decisi e forti, in un risultato finale che esalta l'eroicità dei suoi personaggi in un realismo senza esitazioni.

Collocazione

Milano (MI), Casa della Memoria