Cassa d'organo

ambito lombardo

‹ precedente | 1 di 300 | successivo ›

Cassa d'organo

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: 1925

Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica

Materia e tecnica: legno di noce/ modanatura, scultura, intaglio e pittura/ doratura a foglia

Misure: 630 cm x 175 cm x 650 cm (intero)

Descrizione: Cassa d'organo in legno di noce modanato, scolpito, intagliato e dipinto

Notizie storico-critiche: La cassa d'organo della Chiesa di S. Giovanni Battista di Lanzada è un manufatto in legno di noce intagliato, modanato, scolpito e dipinto, posto in controfacciata all'interno di una tribuna da organo realizzata nello stesso stile. La cassa venne costruita nel 1925 da Zeffirino Dioli di Caspoggio, in occasione della ricostruzione dell'organo attuata da Elia Gandini. Il corpo principale della cassa è suddiviso in tre campate arcuate, una centrale maggiore e due laterali minori, con canne di facciata disposte a cuspide, e risulta decorato con intagli lignei a forma di voluta, ghirlanda e girale vegetale. Lateralmente è chiuso tra due finte colonne e superiormente è sormontato da un frontone spezzato con volute laterali, inquadrato da cornici a dentelli, a ovoli e a filo perlinato. La cimasa è costituita da una edicola ornata di decorazioni fitomorfe e di cornicette a ovoli. L'apparato poggia su una larga struttura lignea contenente la consolle e ai suoi lati sono applicate due brevi balaustre reggenti ciascuna un elemento a doppia voluta costituente materiale di recupero. Alla sommità, al centro, in nicchia è presente una statua di Santa Cecilia con l'organo poggiato a terra.

Collocazione

Lanzada (SO), Chiesa di S. Giovanni Battista

Credits

Compilazione: Gatti, Sergio (2019)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

‹ precedente | 1 di 300 | successivo ›

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).