Scatola da thè
manifattura inglese
Descrizione
Identificazione: scorcio di paese con figure e animali
Ambito culturale: manifattura inglese
Cronologia: ca. 1940 - ca. 1960
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: porcellana / pittura, decalcomania, doratura
Misure: 16 cm x 8.7 cm x 9.5 cm
Descrizione: Scatola porta thè con coperchio in porcellana bianca decorata a decalcomania ritoccata a mano; motivi decorativi floreali e profilature in oro. Sul corpo della scatola e sul relativo coperchio compare la stessa raffigurazione.
Notizie storico-critiche: Nel corso del XVIII secolo, una piccola contea del Regno Unito realizzava alcune delle porcellane più belle al mondo.
A livello europeo i produttori importanti erano diversi, tra i quali senza dubbio quelli della zona dello Staffordshire, nel Regno Unito. Il distretto della contea di Stoke-on-Trent è il risultato della formazione di sei città vicine, che si è formata nel 1910: Burslem, Hanley, Tunstall, Stoke, Fenton e Longton.
Lo Staffordshire settentrionale divenne il centro della produzione ceramica all'inizio del XVII secolo, poiché i dintorni locali disponevano di tutto ciò che era necessario per l'attività produttiva: l'argilla in diverse varietà, carbone per i forni, sale e piombo locali. Questo giovò anche alle famiglie che furono in grado di sostenersi grazie alle piccole attività legate alla ceramica. Queste imprese erano finanziate privatamente, non c'erano prestiti né dalle banche né dallo stato; coloro che necessitavano di un sostegno finanziario per le loro imprese trovarono i loro investitori in parenti stretti o amici. In tal modo, le famiglie riuscirono a mantenere il pieno controllo sui propri affari, rimanendo indipendenti. Le ceramiche erano spesso gestite interamente da un'unica famiglia.
Così, il talento a Staffordshire veniva tramandato di generazione in generazione, come testimoniano anche alcuni pezzi risalenti al periodo tra il XVII e il XIX secolo, contraddistinti da un'elevata qualità: seppur semplici, tutti gli oggetti erano realizzati con autentica tradizione artigianale.
Man mano che l'interesse verso la ceramica inglese prendeva piede sui mercati europei, aumentava anche la competizione tra i produttori. I ceramisti si ritrovarono in una costante battaglia l'uno contro l'altro, fortemente spinti a sviluppare la loro abilità artigianale nella qualità e nella presentazione. Le ricette segrete di miscele di argilla e smalti erano tenute al sicuro dagli "estranei", e le aziende prestavano molta attenzione ai propri collaboratori, in modo tale da non rischiare di perdere il know-how acquisito.
Lo Staffordshire era solo nella sua fase iniziale di crescita industriale e dal XVIII secolo in avanti le imprese si ingrandirono sia per dimensioni che per produzione. Il noto ceramista Josiah Wedgwood ampliò in maniera esponenziale la sua attività grazie alle abilità imprenditoriali e buon naso per gli affari. Wedgwood è noto nella storia come uno dei più grandi ceramisti inglesi al mondo.
Accanto alle raffinate opere di Josiah Wedgwood e del suo "Jasperware", Staffordshire è famosa per le sue affascinanti figurine, da sempre imitate in tutto il mondo. Queste statuette raccontavano la vita dell'Inghilterra vittoriana dell'epoca, motivo per cui spesso si trovano pezzi ispirati alla regalità e ad altre figure famose di quel tempo, come i politici.
Anche gli animali erano un soggetto favorito: da quelli esotici come pappagalli e zebre, agli animali da allevamento come galline, pecore, gatti e cani. I cani in porcellana Staffordshire, in particolar modo, hanno raggiunto grande popolarità: lo Spaniel è considerato il più famoso e popolare, con la tipica espressione triste ma allo stesso tempo divertente e con catena e medaglione come collare. Le coppie di Spaniel venivano usate per decorare camini o piani del tavolo.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/SWDI1-00220/
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