Pastorella
Secchi, Luigi
Descrizione
Autore: Secchi, Luigi (1853-1921)
Cronologia: 1901
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: gesso / pittura
Misure: 32 cm x 30 cm x 75 cm
Descrizione: Scultura raffigurante una giovane pastorella che tiene con le braccia una fascina di spighe.
Traspare dall'opera l'abilità ritrattista, le doti esecutive dell'autore, l’innata capacità di cogliere e rappresentare fedelmente con pochi tratti i caratteri essenziali del personaggio.
Notizie storico-critiche: Questa scultura rivela la fascinazione per il soggetto femminile, interpretato in stile simbolista.
Lo scultore Luigi Secchi nacque a Cremona nel 1853. Si trasferì a Milano dove studiò con il Maestro Barzaghi all’Accademia di Brera. Il suo interesse si sviluppò verso le opere monumentali, di cui molti esempi si trovano a Milano: il monumento a Giuseppe Parini e a Giuseppe Giacosa, il bassorilievo di Umberto I all'entrata del Castello Sforzesco, il busto di Mons. Antonio Maria Ceriani all'Accademia di Brera a Milano, un busto di Edoardo Porro nell’atrio della Clinica Mangiagalli e la statua bronzea di Giuseppe Parini (1898) in piazza Cordusio. La sua opera è diffusa in molti luoghi: a Busseto la statua di Giuseppe Verdi, il monumento a Mac Mahon a Magenta, il monumento a Pietro Ceretti a Verbania, i busti dei De Bonis nell’atrio del vecchio ospedale di Intra. Due suoi lavori si trovano nel cimitero di Miazzina, dove morì e fu sepolto nel 1921.
A Miazzina trascorse molto del suo tempo, stringendo amicizia con il pittore Achille Tominetti e facendosi costruire una villa, in cui trascorrono ancora le estati gli eredi Secchi.
A lui è dedicata la piazza di ingresso al paese di Miazzina, quella che anticamente era indicata come piazza del Buonconsiglio, perché vi si radunava il Consiglio Comunale.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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