Due figure femminili/I quattro Evangelisti
Benso, Giulio (attribuito)
Descrizione
Autore: Benso, Giulio (attribuito) (1592-1668), disegnatore
Cronologia: ca. 1640 - ca. 1660
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / penna e inchiostro nero
Misure: 347 mm x 226 mm (intero)
Descrizione: Il foglio presenta disegni sia al recto che al verso. Sul recto ritrae a penna in stato di bozzetto due figure femminili, probabilmente delle allegorie e sul verso quattro figure maschili, probabilmente gli evangelisti.
Notizie storico-critiche: Il foglio era stato precedentemente attribuito da Malaspina a Luca Cambiaso e solo in tempi più recenti attribuito a Giulio Benso, probabilmente trattasi di opera giovanile.
Fondamentale per l'attribuzione è stata la scoperta del disegno sul verso, riportato alla luce dopo il restauro negli anni Settanta (sino ad allora il disegno è stato nascosto da un cartone di controfondo). Il disegno è tratto da un prototipo cambiasesco andato probabilmente perduto di cui sono note però altre repliche (Monaco, Graphische Sammiung, inv. n. 21053; Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi 95273; New York, Metropolitan Museum, Collezione Lehman, inv. n. 1975.I. 288, Milano, Civiche Raccolte d'Arte del Castello Sforzesco, Gabinetto Disegni e Stampe, collezione Morelli, inv. n. 6626 [C 896]). (Tordella, 2000, p.419)
Il foglio pavese presenta secondo Tordella diverse corrispondenze stilistiche stringenti con disegni del Benso, in particolare la studiosa cita le due diverse versioni di una Visitazione custodite al Museo del Louvre (inv. 9211) e l'Elevazione della croce della collezione Feitelson posta in relazione al Cambiaso da Mary Newcom, in cui inequivocabile appare la corrispondenza di mano con I quattro evangelisti al verso del foglio Malaspina.
Interessanti appaiono inoltre i confronti con i fogli del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi 4240 S raffiguranti San Cristoforo con i santi Dionigi e Giorgio e altre figure e il Sacrificio di Abramo 5778 S. In particolare quest'ultimo è stato letto come libera interpretazione di Benso dell'affresco cambiassero oggi distrutto ma un tempo presente nel salone della Curia del palazzo vescovile di Genova databile al 1579 ca. collegato pertanto al periodo in cui Benso fu allievo nella bottega del Paggi. Ciò risulta importante poichè quest'ultimo richiedeva ai suoi allievi di copiare gli schizzi, i dipinti e i rilievi degli artisti più affermati. Il Benso è possibile che abbia copiato direttamente dall'affresco e non sarebbe l'unico caso esistente, si citano infatti anche due Adorazioni una della Staatsgalerie di Stuttgart e una del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi (inv. 7159 S) (Tordella 2000, p. 420)
Secondo Lucia Collobi Ragghianti il foglio è invece da ricondurre alla mano di Andrea Semino o alla scuola del Cambiaso, secondo la studiosa il recto raffigurerebbe le arti liberali.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/SWF01-00111/
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