Apollo e Artemide che uccidono i figli di Niobe
Polidoro da Caravaggio
Descrizione
Autore: Polidoro da Caravaggio (1500 ca.-1543), inventore
Ambito culturale: ambito italiano
Cronologia: ca. 1520 - ante 1599
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / inchiostro, acquarello, biacca
Misure: 283 mm x 242 mm (intero)
Descrizione: In una parete di sfondo scandita da un pesante tendaggio due donne con le braccia alzate paiono fuggire da sinistra verso destra. le vesti agitate dal concitato movimento. Ai loro piedi una donna è accovacciata disperatamente con le appoggiate sopra la testa nell'atto di coprirsi da possibili colpi. Di fianco un'altra donna seduta sta sorreggendo il corpo inerme di una compagna. Sulla destra della composizione un'anziana donna coperta di vesti panneggiate tiene dolcemente in mezzo alle sue ginocchia una giovane anch'essa disperata con le braccia nell'atto di ripararsi.
Notizie storico-critiche: Niobe sposò Anfione, re di Tebe, da cui ebbe sette figli e sette figlie. Tale era l'orgoglio della donna che ella si prese gioco della dea Leto, madre di Apollo e Artemide. Questa, iraconda per 'offesa, ordinò ai due gemelli di uccidere i figli di Niobe con le loro frecce. Apollo sterminò i maschi e Artemide le femmine.
Il disegno può essere considerato di discrete qualità ed è una copia da un particolare di un fregio di Polidoro Caldara da Caravaggio (Caravaggio, 1499/1500 ca - Messina, 1543 ca) raffigurante "Apollo e Diana che uccidono i figli di Niobe". Esiste un bulino di Giovan Battista Galestruzzi (Firenze 1615 - Roma 1669) riproducente la stessa opera. Oltre a diversi disegni sparsi per musei e collezioni private. Di conseguenza risulta difficile capire da quale fonte abbia attinto l'autore di questo disegno.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/SWF01-00178/
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