Giochi di bambini

Giochi di bambini

Descrizione

Identificazione: bambini che giocano

Cronologia: 1963

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: ceramica/ smaltatura a fuoco/ invetriatura; ferro

Misure: 300 cm x 100 cm x 3 cm (intero)

Descrizione: Trittico formato da pannelli lavorati a bassorilievo. Ceramica smaltata a fuoco e invetriata. Intelaiatura di ferro.

Notizie storico-critiche: L'opera plastica di Nenci nasce da una straordinaria fusione tra verità e spessore di sentimenti, altissima maestria tecnica, qualità di stile e intensa poesia. Tutta la sua scultura approfondisce temi legati alla corporeità, sviluppata per lo più con diverse tecniche, nelle quali l'artista ama cimentarsi; predilige plasmare l'argilla anziché scolpire il marmo. A partire dagli anni Cinquanta, Nenci ricorre spesso alla stilizzazione. Nei due trittici dal titolo "Scene di famiglia" e "I giochi" lo scultore organizza le immagini secondo ritmi compositivi e una scansione dei corpi sulla superficie, col fine di restituire nel modo migliore sia le variazioni sia le iterazioni dei movimenti. Le varie figure di colore verde-azzurro e dai contorni ben marcati si stagliano sopra uno sfondo verde scuro.
I cinque trittici con bassorilievi di ceramica smaltata a fuoco che ornano il salone di quella che oggi è la sede del Settore Lavori Pubblici furono commissionati dal Comune di Mantova nel corso del 1963 agli artisti Albano Seguri, Enzo Nenci, Selvino Sabbadini e Cesare Lazzarini, con l'intento di abbellire la nuova Scuola Elementare 'Maurizio Gonzaga' di Te Brunetti, inaugurata nel novembre dello stesso anno. Le opere dovevano raffigurare 'scene e particolari di episodi di vita quotidiana, di lavoro, di intimità famigliare, idonei a ispirare nobili sentimenti nell'animo degli alunni e tali da rendere gaia e viva l'atmosfera dell'edificio" (Delibera di Giunta n. 1089 del 07/11/1963).
La scelta degli artisti fu affidata ad una Commissione, appositamente istituita, composta dal Sindaco Luigi Grigato, dal Soprintendente di Palazzo Ducale Giovanni Paccagnini e dal Direttore dell'Ufficio Tecnico del Comune Francesco Panelli. Tra gli artisti coinvolti vi era inizialmente anche Aldo Bergonzoni che declinò l'invito a favore di Nenci. Stabilito l'importo di 80.000 lire per ognuna delle quindici opere, nel settembre 1963 la Commissione procedeva ad assegnare ad ogni artista il numero e i soggetti dei pannelli da realizzare. Nel settembre del 1964 le opere risultavano opportunamente intelaiate dagli artisti e ancorate alle pareti della scuola. Nel corso degli anni Novanta del Novecento i pannelli venivano rimossi dalle pareti. Nel corso del 2014 le opere, sotto la Direzione dei Musei Civici, sono state recuperate dai depositi, restaurate e ricollocate nella loro sede e posizione originaria.

Collocazione

Mantova (MN), Settore Lavori Pubblici - Comune di Mantova

Credits

Compilazione: Benini, Monica (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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