Campo Santo Stefano a Venezia
Ferrarini, Renzo
Descrizione
Identificazione: veduta di campo Santo Stefano a Venezia
Autore: Ferrarini, Renzo (1928-2001), pittore
Cronologia: post 1990
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: carta / acquerellatura; legno / doratura, modanatura
Misure: 40 cm x 30 cm (dipinto); 65 cm x 55 cm (cornice)
Descrizione: Dipinto ad acquerello su carta con cornice dorata e modanata. Opera di forma rettangolare.
Notizie storico-critiche: Le opere dell’artista mantovano Renzo Ferrarini, tramite la raffinata tecnica dell’acquerello, ci restituiscono deliziosi scorci dei territori del fiume Mincio e dei suoi laghi, ma anche vedute del Tamigi e della laguna veneziana. La difficile tecnica dell’acquerello è magistralmente condotta da Ferrarini anche nell'opera "Campo Santo Stefano a Venezia" (1990), proveniente dalla collezione privata di Carla Alberti e donata al Comune di Mantova nel 2019. Renzo Ferrarini, pittore autodidatta, si forma grazie ai contatti di amicizia con alcuni dei maggiori maestri mantovani, fra i quali Giovanni Minuti, Giordano Scaravelli, Vindizio Nodari Pesenti e soprattutto Giulio Falzoni. Negli anni Quaranta e Cinquanta dà vita ad una fertile produzione grafica, spesso utilizzata nel campo dell'editoria, e nell'ambito del paesaggio avvia una singolare ricerca luministica. In questi anni perfeziona la sua vocazione di acquerellista e vedutista, raggiungendo una completa e versatile padronanza della tecnica e utilizzandone in funzione espressiva le potenzialità, così da ottenere un libero e ponderato gioco di velature e trasparenze. Dal 1947 al 1951 aderisce al sodalizio "Artisti Indipendenti Mantovani" e partecipa alla mostra provinciale organizzata nel 1948 presso il Palazzo della Ragione. Negli anni Sessanta i suoi studi si orientano verso i maestri della Scapigliatura lombarda (Durini, Mosè Bianchi, Gignous) e del vedutismo napoletano (Giacinto Gigante, Gaspare van Wittel, Anton Smink van Pitloo). Gli anni Sessanta e Settanta sono caratterizzati da un'ampia produzione ispirata dai numerosi viaggi all'estero che Ferrarini compie per visitare musei e seguire esposizioni e manifestazioni artistiche.
Collezione: Collezioni civiche del Museo di Palazzo Te
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/SWM01-00081/
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