Crocifissione

scuola lombarda

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Crocifissione

Descrizione

Ambito culturale: scuola lombarda

Cronologia: post 1600 - ante 1699

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio; tavola/ intelaiatura

Misure: 216,50 cm x 300 cm

Descrizione: Lo spazio occupato dall'imponente dipinto è quello centrale, con sviluppo verticale, che va a dominare l'intera abside e la navata centrale della Chiesa. Il Cristo in croce occupa il centro del dipinto e si sviluppa in tutta la metà superiore, inferiormente Maddalena con i capelli sciolti sulle spalle aggrappata alla croce, inginocchiata su stessa con lo sguardo rivolto verso l'alto, una Vergine anziana sulla sinistra, nel classico gesto a mani congiunte e lo sguardo opposto alla Maddalena e dunque rivolto verso il basso, ed un contrito san Giovanni sulla destra, che osserva esterrefatto il Cristo nella stessa direzione della Maddalena. Lo sfondo silenzioso emana una luce nel centro: superiormente ed inferiormente si instaura un equilibrio cromatico tra due note scure date dal terreno su cui poggiano le figure e la croce, ed il cielo alto nuvoloso e imbrunito. La tavolozza impiegata si basa sul contrasto tra i bruni e la gamma delle terre, totalmente dominanti e i colori freddi e decisi delle vesti delle donne e del san Giovanni: le prime hanno in comune questa lacca violacea, di cui si ha un accenno carico di ossidi di ferro sulla tunica del san Giovanni, di colore verde piuttosto brillante.

Notizie storico-critiche: Le scelte formali e la restituzione anatomica delle figure rimandano fortemente ad un manierismo lombardo che trova una sua riflessione diretta nelle esecuzioni di Simone da Peterzano, in particolare nel celebre ciclo pittorico della Crocefissione nell'area absidale della Certosa di Garegnano, con le figure isolate della Vergine e di san Giovanni. La somiglianza fra la tela conservata a Dumenza e il soffitto a tiburio di forma ottagonale della Certosa di Milano, è notevole sia dal punto pittorico che compositivo per le posture ed espressioni dei personaggi, per i drappeggi delle vesti. La differenza compositiva risiede nella distribuzione delle figure nel tiburio: al centro abbiamo la rappresentazione della croce con Cristo e la Maddalena ai suoi piedi mentre ai lati, nei due spicchi, troviamo rappresentati specularmente il compassato Giovanni e l'anziana Maria che si rivolge verso Cristo, con lo sguardo fisso verso terra. Simone da Peterzano, maestro di Caravaggio, per questa esecuzione ad affresco impiega una tavolozza molto viva di colori ricchi e accesi, che non si riscontra attualmente nel nostro dipinto oggetto di studio, ad oggi non totalmente leggibile a causa dei materiali di restauro molto alterati e degradati, disposti al di sopra della pellicola pittorica e che hanno portato la tela ad un trasferimento su tavola nel 1992 ad opera del Lotti restauratore. L' ipotesi è che la tela, giunta al Comune di Dumenza dalle Orsoline di Milano, possa far parte in qualche modo del ciclo della Certosa merita senza dubbio un accurato approfondimento.

Collocazione

Dumenza (VA), Chiesa dei SS. Nazaro e Celso

Credits

Compilazione: Gigante, Rita (2021)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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