Schizzo di torso maschile

Greppi, Alessandro

Schizzo di torso maschile

Descrizione

Autore: Greppi, Alessandro (1828-1918)

Cronologia: post 1850/01/01 - ante 1900/12/31

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / matita

Misure: 84 mm x 141 mm (disegno)

Descrizione: Disegno a matita, eseguito a mano libera su carta. Il disegno costituisce la copia di una scultura antica. La figura maschile, originariamente in posizione eretta con le la gamba sinistra leggermente piegata in avanti e il busto inclinato, è conservata solo nella parte dell'addome e fino all'altezza di metà coscia. La figura virile si presenta nuda, mentre il pube è coperto con una foglia di vite. La scultura mutila, ancora oggi conservata presso il Museo archeologico di Milano, è posta su un piedistallo a parallelepipedo.

Notizie storico-critiche: Il disegno è probabilmente da far risalire all'epoca degli studi a Brera, attorno al 1850, quando Alessandro Greppi era solito copiare calchi, statue e dipinti della collezione braidense per esercitarsi (diversamente da quanto ritiene il Radaeli). Esso riproduce il Torso di Ercole, oggi al Museo archeologico di Milano. Venuto casualmente alla luce nel 1827 nell'area delle grandiose terme fatte costruire dall'imperatore Massimiano Erculeo alla fine del III secolo d.C., in una zona corrispondente all’attuale corso Europa-largo Corsia dei Servi, il torso è quanto rimane di una statua colossale in marmo raffigurante Eracle in riposo, appoggiato alla clava, dopo la conquista dei pomi delle Esperidi. Sebbene la scultura sia molto lacunosa, l’identificazione del soggetto raffigurato è possibile grazie alle numerose copie e varianti superstiti di età romana del tipo statuario, realizzato per primo dallo scultore greco Lisippo nella seconda metà del IV sec. a.C. (tra le copie più celebri vi è l’Ercole Farnese, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e che originariamente decorava le terme di Caracalla a Roma, costruite tra il 212-216 d.C. Databile alla fine del II secolo, anche la statua rinvenuta a Milano decorava sicuramente nel III secolo le terme fatte costruire o più probabilmente solo ingrandire da Massimiano. Da rilevare che la foglia di fico è un’aggiunta ottocentesca).
Tale disegno, insieme ad altri materiali documentari e iconografici facenti parte del Fondo iconografico Alessandro Greppi, fu rinvenuto nella Biblioteca di villa Greppi a Monticello Brianza. Tutto era contenuto alla rinfusa in buste o sacche di lino che vennero acquistate nel 1971 da Francesco Radaeli, libraio antiquario a Milano. II nuovo proprietario tentò il riordino della collezione procedendo all'inventariazione dei singoli pezzi individuando luoghi e cronologie grazie alle iscrizioni apposte dallo stesso Greppi e, in mancanza di queste, effettuando deduzioni basate sulle condizioni del ritrovamento (ogni sacco/busta conteneva materiali che, all'apparenza, erano omogenei fra loro dal punto di vista cronologico).

Collocazione

Monticello Brianza (LC), Consorzio Brianteo Villa Greppi

Credits

Compilazione: Beretta, Manuela (2023)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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