Costume
Monti, Eugenio (ideatore)
Descrizione
Identificazione: Donna goldoniana blu
Autore: Monti, Eugenio (ideatore) (1939-2017), ideatore / realizzatore
Ambito culturale: Carlo Colla e Figli
Cronologia: post 1981
Tipologia: teatro di figura
Materia e tecnica: lana / taglio, confezione, cucito; pizzo; raso; tela
Misure: 70 cm (marionetta di riferimento)
Descrizione: Costume femminile di tipo settecentesco costituito da gonna, corpino, scarpe, grembiule e cuffia.
Notizie storico-critiche: Quando Carlo II Colla subentra al padre nella direzione della Compagnia, alla fine del XIX secolo, il desiderio del giovane marionettista è quello di arrivare al teatro stabile; di conseguenza inizia a programmare l'attività della formazione marionettistica con altro gusto, con nuove strutture sceniche e tecniche. Fra i manoscritti di repertorio la scelta relega a solo patrimonio artistico della famiglia le trame che hanno come protagonista le maschere della Commedia dell'Arte o i personaggi legati al folclore regionale; la scelta cade invece sui copioni della commedia borghese o di intrigo, forse nel desiderio di seguire il gusto di un'epoca che, abbandonati gli afflati dell'era romantica, aveva rivolto la sua attenzione a gravi eventi sociali. Carlo II Colla nasce nel 1873 ed è figlio del suo tempo. Inevitabilmente, nella maschera di cui interpreta ii ruolo, egli infonde qualcosa del suo temperamento, della sua filosofia nell'affrontare gli eventi piccoli e grandi, nel vivere una epoca che passa dalle illusorie imprese coloniali alla tragedia della Prima Guerra Mondiale. Così, quando il suo Famiola (dal piemontese "J l'ai fam") approda sulle tavole del Teatro Gerolamo, per ossequio alla "maschera" del marionettista Fiando che in Milano aveva trionfato e in piazza Beccaria aveva la sede Stabile fino al 1880, cambia il suo nome in quello del personaggio a cui il Teatro stesso era intitolato; egli nulla ha più del servo scaltro, ghiottone e furfante, è l'uomo di sempre, dotato di buon senso comune, trascinato in eventi che egli non comprende e non giudica, ma che si trova suo malgrado costretto a vivere. Nell'affrontarli, spesso vestito di panni non suoi perché cosi altri hanno voluto, egli "gioca" secondo il meccanismo del suo desiderio di sopravvivenza sempre concreto, ingenuo forse, mai meschino, gretto o volgare. Gerolamo è il protagonista della farsa "Gerolamo Custode delle donne" in repertorio dal dicembre del 1866, con l'astuto Brighella e la furba Colombina in un intreccio amoroso che lo costringe ad essere vittima di disegni voluti da altri. II raziocinio, il modo di analizzare fatti di persone, il pensare e l'agire trascendono l'epoca e l'ambientazione; nell'assurdità e intempestività del suo muoversi fra personaggi intenti a scavalcarsi per avere il sopravvento, sembra osservare, quasi estraneo al tutto, la vicenda così da ricavarne la morale finale che è sempre insieme di frasi fatte, di proverbi ancestrali, di antiche credenze tipiche della cultura contadina da cui egli trae lontana origine e di cui conserva la matrice linguistica.
Collocazione
Milano (MI), Museo del Teatro di Figura - MUTEF
Credits
Compilazione: Citterio, Maria Grazia (2019)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/SWu41-00163/
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