Scena

Lualdi, Achille (ideatore); Bottazzi, Pierluigi (autore modifiche)

Scena

Descrizione

Identificazione: Sala medioevale

Autore: Lualdi, Achille (ideatore) (1869-1950 (?)), ideatore / realizzatore; Bottazzi, Pierluigi (autore modifiche) (1964-), autore modifiche

Ambito culturale: ambito dell'autore

Cronologia: post 1911

Tipologia: teatro di figura

Materia e tecnica: carta / pittura ad acqua; garza; tela; colla; colori a terra

Misure: 486 cm x 234 cm (Principale (1°)); 450 cm x 201 cm (Fondale); 184 cm x 154 cm (Fondalino)

Descrizione: Scenografia in carta, fortezzata con strisce di tessuto di cotone, dipinta ad acqua e composta da un principale e un fondale. Il principale viene posizionato al ponte.

Notizie storico-critiche: Dati didascalici rilevati dalla scritta calligrafica a matita blu di Giovanni Colla collocata sul retro della scena.
La "Ginevra degli Almieri", ovvero "La Sepolta viva", è un adattamento per marionette dell’omonima commedia scritta dall’attore Luigi Del Buono, autore fiorentino della II metà del XVIII secolo (1751- 1832). È l’inventore della maschera di Stenterello, che appare per la prima volta nel 1793 al Teatro del Cocomero di Firenze. Molte delle commedie scritte da Del Buono entrano nel repertorio del teatro delle marionette, come "Il diavolo mal maritato", "Stenterello viaggiatore e maestro di lingua italiana", "Il morto dal mantello rosso" e "I due gobbi". Il fenomeno si comprende poiché Del Buono aveva l’abitudine di vendere ad altre compagnie e ad altri attori i suoi copioni. Nel repertorio della Compagnia Colla la "Sepolta viva" è già presente nel 1835. Il manoscritto esistente risale al 1867, anno in cui il marionettista Testa Giovanni Domenico, collaboratore di Carlo Colla I, svolge la sua attività di copiatore e ricopia da un testo precedente il copione a noi giunto. Nella versione marionettistica la vicenda viene completamente trasformata: sparisce la scena IV, la scena V, la scena VI e la scena VIII del II atto; i personaggi dei soldati della scena X sono sostituiti dai becchini; sono tagliate la scena IV e parte della V del III atto. L'atto IV comincia con l'ingresso del giudice e si raccorda direttamente con la scena II; la scena IV, quella in cui Stenterello si finge avvocato, è eliminata. "La ginevra degli Almieri" è per la Compagnia Carlo Colla e Figli una commedia di successo e permane nel repertorio anche quando la compagnia fa il suo ingresso al Teatro Gerolamo, nei primi anni del XX secolo. E' questa l'epoca a cui possiamo far risalire i costumi. L’ultima rappresentazione di questo spettacolo avviene il 18 Novembre 1956. Una curiosità riguarda le scenografie, poiché esistono due saloni settecenteschi che, malgrado la dicitura relativa alla commedia "Il matrimonio segreto", riportano in matita blu a grafia di Giovanni Colla, anche la dicitura "Ladro notturno". E' possibile pensare che fossero stati commissionati per la "Ginevra degli Almieri", prima della decisione di ambientare la vicenda a Firenze in epoca quattrocentesca.

Collocazione

Milano (MI), Museo del Teatro di Figura - MUTEF

Credits

Compilazione: Citterio, Franco (2019)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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