Angeli che giocano con una capra
Piazza, Callisto (esecutore); Piazza, Cesare (esecutore); Piazza, Scipione (esecutore)
Descrizione
Autore: Piazza, Callisto (esecutore) (1500-1561), esecutore; Piazza, Cesare (esecutore) (1499-1562), esecutore; Piazza, Scipione (esecutore) (1500 ca.-1552), esecutore
Cronologia: ca. 1538 - ca. 1544
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: malta / pittura
Descrizione: Decorazione ad affresco con putti, strumenti musicali e animali che si dispiega per tutto il primo ordine della chiesa inquadrando la cappella; volta con decorazione su fondo blu a stucco dorato con motivi a racemi; ghiera dell'archivolto a rilievo con motivo a festone con foglie, fiori e piccole coppe con frutti; tondi con busti di profeti in terracotta; cornice marcapiano a fondo blu con motivi di draghi in oro; quattro dipinti laterali e polittico centrale; oculo affrescato con due profeti; nella balconata oculi prospettici con due sibille.
Notizie storico-critiche: La cantoria dimostra nella decorazione ad affresco un profondo mutamento del linguaggio di Callisto Piazza e della sua bottega. Se la teoria dei putti che giocano con la capra posta nel fregio non fornisce sostanziali novità o differenze con quanto dipinto precedentemente, sono le lesene e le paraste a presentare un'articolazione più complessa e una maggiore monumentalità e un'accentuata evidenza naturalistica degli oggetti e delle figure. Come nelle cappelle precedenti dominano figure a mezzo busto illusionistacamente proiettate fuori dal dipinto: quella di destra è sormontata da una doppia valva dalla quale fuoriesce minaccioso un mostro con la testa di capra, poi putti con insegne di guerra e strumenti musicali, animali. Anche i due profeti testimoniano della evoluzione del linguaggio di Callisto, così come le ultime due paraste rivelano una proliferazione di motivi e invenzioni una sorta di riflesso di quelle dipinte da Camillo Bocaccino nel 1540 nella chiesa di San Sigismondo a Cremona. La bellissima balconata in legno dorato e intagliato che propone gli stessi motivi decorativi con i grifoni a fondo blu che si ritrovano anche nelle cappelle, è conclusa nella parte inferiore da due tondi prospettici con le sibille. Questa decorazione della balconata risulta simile a quella del coro, mentre gli ornati rivelano la completa adesione al linguaggio della "maniera", ponendo così l'Incoronata ai vertici della cultura figurativa del Ducato milanese, in antagonismo con la vicina Cremona e la presenza dominante dei Campi.
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