Pace
bottega lombarda
Descrizione
Identificazione: Cristo alla colonna
Ambito culturale: bottega lombarda
Cronologia: ca. 1490 - ca. 1499
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: argento / doratura; smalto
Misure: 11 cm x 16 cm (intero)
Descrizione: La placchetta in smalto raffigurante Cristo alla colonna, è racchiusa da una cornice metallica dorata ad arco carenato, ornata da tredici fiori a corolla aperta applicati, alcuni con tracce di smalti. Sul retro è visibile l'impugnatura moderna. Realizzata in smalto traslucido per quanto riguarda lo sfondo e opaco per il resto della figurazione, con lumeggiature in oro, secondo la tecnica peculiare degli smalti lombardi della fine del XV secolo.
Notizie storico-critiche: La Pace lodigiana è stata assegnata genericamente alla produzione lombarda degli ultimi anni del Quattrocento, con accostamenti allo smalto ovale ritenuto d'ambito milanese del Bargello di Firenze e richiami ai modi del Bergognone. La studiosa Paola Venturelli ha evidenziato la presenza degli spuntoni di roccia riconducibili a spunti tra Zenale e Leonardo, collocati dietro alla figura di Cristo, per la resa del quale il maestro di Lodi pare avere guardato al San Sebastiano del Mantegna, sia alla versione di Vienna (Kunsthistorisches Museum; ca. 1470) sia del Louvre (ca. 1480), con il pavimento del dipinto mantegnesco diventato un pavimento in cotto lombardo (vicino all'esempio offerto dal Foppa nei Tre Crocefissi, 1450 o 1456, dell'Accademia Carrara di Bergamo), in totale indifferenza all'apparato archeologico, notando anche tangenze con il San Sebastiano di una placchetta del 'Moderno'. Si deve poi aggiungere che la placchetta dell'Incoronata, chiama in causa gli smalti sui contro- piatti delle Ore Landriani del Musée Condé di Chantilly, con le scene del Bacio di Giuda e di Cristo che porta la croce, legandosi a quest'ultima raffigurazione. La cornice appare rimaneggiata e non coeva alla placchetta smaltea. Attestata negli inventari dell'Incoronata dal 1634, la Pace è accompagnata da una custodia originale in cuoio, che replica al recto il Cristo alla colonna, mentre sul verso è rappresentato un pastorale con la mitria vescovile, un animale rampante e l'iscrizione AMA DIO, per cui è stato supposto un rinvio alla nobile famiglia dei Ferrara di Bugella e ai due fratelli Stefano e Bonifacio che ressero la Diocesi di Ivrea dalla fine del XV secolo, ma l'ipotesi non ha trovato sin ora conferma.
Collocazione
Lodi (LO), Tempio civico dell'Incoronata. Museo dell'Incoronata
Credits
Compilazione: Faraoni, Monja (2013)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/T0010-00076/
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