Storie di San Bernardino da Siena
ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: 1476 - 1478
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: malta / pittura
Descrizione: Sulle pareti laterali della cappella sono raffigurate in 22 riquadri disposti su quattro registri le Storie di San Bernardino. I riquadri sono corredati da un commento in latino. La vicenda inizia sulla parete destra in alto: 1) nascita di San Bernardino; 2) l'educazione materna; 3) la preghiera del santo; 4) il santo chiede alla madre di beneficare i poveri; 5) il santo istruisce e rimprovera i compagni che lo deridono; 6) i direttori dell'ospedale affidano le chiavi al santo; 7) il santo invita i compagni a curare gli infermi; 8) il santo accoglie i malati e lava loro i piedi; 9) il santo medica le ferite e le piaghe degli ammalati; 10) il santo prepara il pasto ai poveri; 11) il santo serve a tavola i poveri; 12) il santo seppellisce un cadavere.
Nella parete sinistra: 13) il santo riceve l'abito religioso; 14) il santo esorta i frati a costruire un convento; 15) il santo veste dell'abito religioso alcuni seguaci; 16) il santo è accusato di eresia davanti a papa Martino V e ai cardinali; 17) il santo prepara i sermoni nella sua cella; 18) papa Celestivo V gli compare in viaggio; 19) predica nella città di Aquila; 20) il santo ricusa l'episcopato offertogli dal papa; 21) morte e compianto del santo; 22) traslazione del corpo del santo nella sua chiesa
Notizie storico-critiche: Il 2 gennaio 1476 Aloisio Bononi redigeva il suo testamento incaricando i propri famigliari di far dipingere le Storie di San Bernardino nella quinta cappella della navata destra che dovrebbe corrispondere, per i materiali usati e la posizione sghemba, all'antica torre dei Pocalodi. Le storie sono corredati da commenti in latino, con scrittura in gotico minuscolo, ripreso dalla vita del santo scritta nel 1453 dall'umanista lodigiano maffeo Vegio, ad eccezione del diciottesimo e diciannovesimo riquadro in cui il testo ci informa di due miracoli: l'apparizione di papa Celestino V che annuncia al santo francescano che sarebbe stato protettore della città dell'Aquila e la comparsa di una stella sul capo durante la predicazion del santo agli aquilani. Gli affreschi, noti da sempre a tutte le fonti documentarie, comprese quelle manoscritte, non hanno mai trovato un'attribuzione certa, se non la supposizione avanzata dall'avvocato milanese appassionato d'arte Michele Caffi che nel 1869 proponeva il nome di Gian Giacomo da Lodi, noto ai documenti ma ancora privo di qualsiasi opera pittorica di certa esecuzione. La cappella è da considerare la prima manifestazione protorinascimentale nel lodigiano seppur senza grandi sconvolgimenti, ma evidenziando da parte dell'autore la conoscenza delle opere di Masolino e soprattutto del bresciano Vincenzo Foppa, dal quale derivano le scatole prospettiche con gli episodi della vita del santo. Un richiamo alle novità toscane portate in Lombardia da Masolino nella decorazione del battistero e della Collegiata di Castiglione Olona (Varese) eseguiti dopo il 1435, si nota invece nella fuga delle architetture del settimo riquadro della parete destra e nelle montagne che fanno capolino nel diciottesimo riquadro, come pure la presenza di oggetti quotidiani: i libri, la scatola rotonda nella nicchia. L'incantato racconto si svolge, come scrive Marubbi, in "atmosfere sospese di trepidante attesa, in strade e piazze di astratta architettura", dove il ricordo della pittura di Foppa è reso ulteriormente esplicito da alcuni dettagli, seppur colti solo epidermicamente, quali il Crocifisso infisso su una piccola montagna nel riquadro del Santo che sepellisce un cadavere che in parte richiama i Tre Crocifissi dell'Accademia Carrara di Bergamo. Un'eco delle miniature del milanese Cristoforo de' Predis, quali le Storie di Gioacchino e Anna della Biblioteca Reale di Torino del 1476 pare invece risuonare nel primo riquadro a destra con la Nascita di san Bernardino. La cappella è conclusa con la decorazione del sottarco con i Santi Chiara di Montefalco, Chiara d'Assisi, un Santo martire francescano, Francesco e Ludovico da Tolosa.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/T0010-00227/
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