S. Bartolomeo (o S. Gerolamo)
Jusepe de Ribera, detto Lo Spagnoletto (attr.)
Descrizione
Autore: Jusepe de Ribera, detto Lo Spagnoletto (attr.) (1591-1652), pittore
Ambito culturale: ambito napoletano
Cronologia: post 1601 - ca. 1650
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 55 cm x 74 cm
Notizie storico-critiche: Questa drammatica rappresentazione di S. Bartolomeo, evidente ritaglio da una tela più grande, è stata attribuita a Jusepe de Ribera, detto Lo Spagnoletto (1591-1652), o a pittori della sua scuola. Attivo nella prima metà del Seicento, nella sua produzione si notano influenze della pittura caravaggesca e ascendenze venete e bolognesi. Il colorismo freddo, fondato su intensi contrasti chiaroscurali, fa pensare che questa opera sia da attribuire ai primi lavori napoletani del Ribera. Il martirio di S. Bartolomeo, come quello di altri santi, è un tema assai caro al Ribera (opere omonime si trovano a Firenze, Madrid, Washington). Il personaggio raffigurato sarebbe invece S. Gerolamo, secondo altra interpretazione, soggetto rappresentato altre volte dal Ribera, che però non mostrerebbe qui la consueta iconografia. A S. Bartolomeo, uno dei dodici apostoli, è attribuita una lunga attività missionaria che sembra l'abbia condotto fino in India. Secondo la tradizione sarebbe stato martirizzato in Armenia mediante crocifissione (secondo il cristianesimo orientale), decapitato (Rabano Mauro e Usuardo), o scorticato (martirologio di Beda). Le sue diverse iconografie vanno perciò lette in questo senso. Rappresentato a volte con un libro o un rotolo in mano, simbolo dell'attività di apostolato, altre volte è raffigurato durante il martirio: in occidente si preferisce di solito la versione in cui è scorticato, per cui il Santo compare a volte con un coltello e con la sua pelle in mano.
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