Carità Romana

ambito mantovano

Carità Romana

Descrizione

Ambito culturale: ambito mantovano

Cronologia: ca. 1800 - ca. 1824

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: gesso

Misure: 71 x 66

Notizie storico-critiche: L'immagine della donna che allatta un vecchio fa pensare alla Caritas romana, tema di origine antica molto diffuso nell'arte rinascimentale. Secondo la trdizione riferita da Valerio Massimo, Pero offre il seno al padre rinchiuso in prigione e questo gesto esemplifica la "pietà verso i genitori, i fratelli e la patria". Il bassorilievo in esame tralascia tuttavia ogni riferimento al carcere. In un disegno conservato a Chantilly, modello per il nostro bassorilievo, la falce di luna sulla fronte, l'arco e la faretra appoggiati al sedile identificano la protagonista con Diana Lo stucco omette proprio gli attributi che caratterizzano la dea. Rimane solo il cane accucciato ai piedi della figura, ma questo non basta a farla identificare come Diana. Si deve quindi immaginare che Giulio Romano, autore del modello, abbia rimunciato al singolare tema del soggetto llustrato dal disegno per passare al più collaudao tivo della carità romana. La donna sulla sinistra impugna un bastone dal quale spuntano germgli, simbolo di rinascita. Il calco è tratto dallo stucco presente in Mantova, Palazzo Te, volta della Camera degli Stucchi. Si tratta di un calco a tasselli.

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te

Credits

Compilazione: Silvestri, Maria Cecilia (1995)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2004)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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