Vaso
Campi Antonia; Società Ceramica Italiana Laveno
Descrizione
Autore: Campi Antonia (1921/2019), designer; Società Ceramica Italiana Laveno (1856/ 1965)
Cronologia: post 1949
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: terraglia forte
Misure: 37.5
Descrizione: Vaso asimmetrico panciuto con collo alto e stretto e imboccatura "a boccaglio", smaltato all'interno e all'esterno in bianco opaco.
Notizie storico-critiche: Il vaso, denominato "C. 5 ", fu eseguito da Antonia Campi in varie coloriture a monocromo e in bicromia nell'ambito degli "articoli di fantasia". Primo oggetto progettato dalla Campi per la produzione in serie, fu inviato al concorso di Faenza del 1949 in una versione con una smaltatura monocroma in marrone e fu subito accolto nelle collezioni dela Museo internazionale delle ceramiche. Fu un esordio sfolgorante che va considerato come una vera e propria dichiariazione di intenti progettuali. La Campi rende visibile il procedimento tecnico del colaggio, che garantisce la riproducibilità industriale del pezzo, con la ricerca di un aspetto un po' afflosciato, morbido. Nell'ornamentazione non è applicabile la decorazione a pennello, troppo lenta e costosa: introduce così la tecnica ad immersione che permette anche la bicromia mediante due diversi bagni di smalto. Alla fase creativa degli "articoli di fantasia", protrattasi dal 1948 al 1958, corrisponde uno stile eclettico che coniuga l'astrazione e l'analisi geometrica con il gusto per i "non colori" come il bianco e il nero, con un forte organicismo e un surrealismo baroccheggiante. A queste sperimentazioni della Campi segue, dall'inizio degli anni '60, un'"avanguardia di massa" ceramica, sovente imitativa e triviale, che trae spesso ispirazione dalle sue creazioni.
Collocazione
Laveno-Mombello (VA), MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2007)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/XC010-00459/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).