Vaso
Casarotti Egidio; Società Ceramica Italiana Laveno
Descrizione
Autore: Casarotti Egidio (1894/ 1966); Società Ceramica Italiana Laveno (1856/ 1965)
Cronologia: ca. 1950 - ca. 1959
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: terraglia smaltata
Misure: 35 x 14 x 33
Descrizione: Vaso portafiori con base irregolare sfaccettata da cui si dipartono tre bracci anch'essi sfaccettati terminanti con imboccature dagli orli a punte; decoro a chiazze vagamente rettangolari nei colori ocra, verde chiaro, verde scuro, arancio.
Notizie storico-critiche: Lo scultore Casarotti, lavenese di adozione dal 1942, si applicò alla materia ceramica dopo essersi a lungo cimentato nella lavorazione del bronzo. La ceramica si rivelò un mezzo molto congeniale alla sua ricerca espressiva che indagava la natura con istintività e insieme accuratezza. Collaborò con la S. C. I. come libero professionista proprio nel periodo in cui Antonia Campi realizzava alcune delle sue creazioni più innovative rimanendone suggestionato. Da lei desunse l'idea del vaso come assemblaggio di tre vasi (cfr. il vaso C.173 della Campi del 1953) e le forme spezzate, spigolose e surreali e le tonalità accese introdotte dalla Campi nel pannello della Triennale di Milano nel 1951 e nel servizio da thè "a forma di gallina" nel 1952. L'autografia di Casarotti è confermata dal documento relativo alla donazione dell'opera, conservato al MIDC.
Collocazione
Laveno-Mombello (VA), MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/XC010-00758/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).